Lo scrittore RobertoSaviano è stato condannato per diffamazione a risarcire con 30mila euro una persona citata nel suo best seller ‘Gomorra’. Lo ha deciso il Tribunale di Milano al termine di una causa civile intentata da Enzo Boccolato, assistito dall’avvocato Alessandro Santoro.Saviano aveva scritto che Boccolato si preparava ‘a tessere una grande rete di traffico di cocaina’. Condannata anche la Mondadori, casa editrice di Gomorra.
“Il mio lavoro e’ raccontare e analizzare cio’ che accade. Boccolato ha avuto ragione al Primo grado del processo civile, ma sono convinto di quanto ho scritto e continuero’ a raccontare il potere del clan La Torre senza temere cause e condanne”, lo dice Roberto Saviano sulla decisione di oggi in merito al suo romanzo Gomorra, spiegando che difendera’ le sue parole in appello: “difendero’ le mie parole sempre”. 
Saviano nella sua risposta a Boccolato cita le parole “del collaboratore di giustizia Stefano Piccirillo nel procedimento penale alla Procura di Napoli”, in merito al “gruppo Boccolato e al boss Antonio La Torre, in affari”. Spiega anche Savianoche “esiste poi un decreto del tribunale di Santa Maria Capua Vetere che parla del ‘carattere ambiguo’ delle conversazioni intercettate tra Enzo Boccolato e i La Torre, nonche’ dei ‘frequenti viaggi all’estero compiuti o da compiersi da parte del Boccolato, detto Enzuccio'”.