Di Luisa Scorciarcini Coppola
Il 17 marzo alle ore 21 Giorgio Dell’Arti sarà ospite del Circolo della Lettura Barbara Cosentino in diretta sulla pagina facebook
Presenterà il libro Luisa Scorciarini Coppola con la partecipazione straordinaria dello storico Professor Amedeo Feniello. Interverrà Antonella Micone. Introduce e modera Giuseppe Maria Mezzapesa.
Due parole di introduzione. Il Libro è uno spaccato semiserio degli accadimenti, degli amori e delle armi che accompagnarono la vita parlamentare italiana alla vigilia della prima Guerra Mondiale. L’Autore Giorgio Dell’Arti è giornalista, fondatore di Anteprima e del Venerdì di Repubblica e anima del torneo letterario Robinson, ed al tempo stesso storico, ricordiamo ad esempio le due biografie di Cavour. Con una sua abilità tutta particolare ci fa rivivere una vicenda tragicomica della Roma della Belle Epoque.
Una trama ricostruita con il rigore più dello storico che del giornalista che ci riporta agli intrighi politici di un’Italia che alla vigilia della prima guerra mondiale oscilla tra “amici dei tedeschi” e “amici dei francesi”. Un periodo in cui il paese avverte la minaccia di austriaci e francesi alle frontiere, che si vogliono riprendere ciò che era loro, e i generali godono di un enorme potere politico, tant’è che gestiscono la considerevole quota del bilancio dello stato che viene destinata a spese militari ogni anno.
L’onorevole Eugenio Chiesa, il classico milanese che si è fatto da sé grazie alla sua fabbrichetta di giocattoli, considera vergognosa la triplice alleanza che lega l’Italia a Germania e Austria (se non altro per fede Risorgimetale) e mal sopporta lo strapotere dei generali e l’enorme flusso di denaro che succhiano allo Stato. Nell’intento di scoperchiare i traffici che legano l’aristocrazia mitteleuropea ai centri del potere in Italia si fa promotore di interrogazioni parlamentari che denunciano trame spionistiche nascoste sotto le liesonnes dellasignora Fussli, vedova Siemens, con non più giovani esponenti di vertice delle forze armate italiane. In particolare, si chiede cosa ci facesse una signora così filo-tedesca a casa del capo si stato maggiore Tancredi Saletta al momento della sua morte nel 1909 e se avesse avuto l’opportunità di carpire importanti segreti militari.
Eleonora Fussli è una donna moderna, resa ricca e presto vedova grazie ad un membro della famiglia Siemens. Figlia di un pittore, è una donna colta, brillante che anima i salotti buoni di mezza Europa e che ha i mezzi e le opportunità per contribuire alla rete di intelligence tedesca, ma, soprattutto, per rendersi utile agli interessi economici dei Siemens che la sostengono economicamente con grande generosità. Forse per questo eccita gli animi del repubblicano milanese Eugenio Chiesa e del suo compagno di partito Onorevole Leali. Una prima interrogazione parlamentare si conclude con un nulla di fatto, ma quando nel 1910 la questione viene portata nuovamente in aula e il Ministro si rifiuta di rispondere l’On. Chiesa scatena un dibattito effervescente. Ed ecco che tra i banchi di Montecitorio scocca la miccia che accende animi più o meno nobili. “Chi è stato? Chi le ha prese?” Volano parole grosse e anche botte, ma poi tutto sembra tornar tranquillo. A Montecitorio l’aula è il palcoscenico e i corridoi sono le quinte. Quando i deputati escono quasi quasi vi par che col gesto consueto si liberino dal trucco”. Scene che sembrano tratte più dalla cronaca parlamentare di questi giorni che da quella del 1910.
Ma la calma è solo apparente. C’è un codice d’onore che va rispettato ed il duello appare l’istituto più adatto a comporre vertenze di tal fatta. Duello che, come ci spiega l’Autore, all’epoca aveva anche una vera e propria funzione di promozione sociale per chi vi partecipava.
A questo punto arriva la parte più godibile del romanzo: la storia di ben cinque duelli che l’onorevole Chiesa è chiamato ad affrontare, in mezzo ad uno stuolo di padrini, medici conniventi, testimoni e curiosi di ogni ordine sociale. Non proprio dotato del “fisique du role” dello spadaccino, né tantomeno versato nelle armi, a differenza degli sfidanti, il nostro eroe si fa scudo di una complessissima vertenza sulle modalità di svolgimento del duello contro il nuovo innamorato di Eleonora Fussli, il generale Fecia di Cossato, che finirà per essere decisa addirittura da un giurì. E così inframmezzando le cronache d’epoca del giornalista Guelfo Civinini per il Corriere della Sera e le interviste del Messaggero con ricostruzioni su come si svolsero i fatti, l’Autore ci fa rivivere gli inseguimenti di giornalisti in automobile, curiosi a cavallo e sfortunati questurini in bicicletta. I duelli alla fine ci saranno e si risolveranno nel migliore dei modi. “Con uno scambio generale e affettuoso di strette di mano”, secondo la migliore tradizione del Bel Paese.
Interessante anche l’epilogo del romanzo. I protagonisti della vicenda vengono seguiti nelle loro più o meno fortunate vicende umane. La vedova Siemens celebrerà le nozze con il generale Fecia di Cossato, ma poi, divenuta presto nuovamente vedova, sposerà un altro Siemens più giovane di lei e, inutile dirlo, ricchissimo. Ben diverso il destino dell’Onorevole Chiesa, che dopo aver vissuto un periodo di grande benessere e una quasi “ministerializzazione” tra le due guerre, con il fascismo cadrà in disgrazia per aver avuto il coraggio di accusare Mussolini di complicità nel rapimento Matteotti. Finirà i suoi giorni da militante antifascista in terra straniera, a Giverny.
Un romanzo storico, scritto con l’attenzione all’attualità del giornalista che ci riporta in chiave tragicomica alle vicende dell’Italia degli inizi del ‘900, agli equilibri internazionali che sono sul punto di collassare nello scoppio della prima guerra mondiale e che ci fa comprendere anche molto dell’evoluzione sociale dell’epoca. Raccomandatissimo.
Vi aspettiamo tutti per una chiacchierata che si preannuncia piacevolissima con l’Autore Giorgio Dell’Arti il 17 marzo alle ore 21 in diretta sulla pagina facebook https://www.facebook.com.CircolodellaLetturaBarbaraCosentino.