Si è riunito l’osservatorio provinciale per il monitoraggio dei sinistri stradali della provincia di Taranto per verificare l’analisi dell’incidentalità stradale complessiva di tutta la provincia jonica.

Al di là del mancato rispetto dei limiti da parte degli automobilisti, le critiche più frequenti agli autovelox riguardano il fatto che non venga fatto un uso deterrente che dovrebbe tendere a prevenire e ridurre gli incidenti, ma esclusivamente repressivo.
La legge ne prescrive l’uso in situazioni di pericolo, e la denuncia da parte di cittadini e associazioni dei consumatori ha spinto i vari governi in carica a regolamentarne strettamente l’utilizzo, visto che negli ultimi anni è cresciuto il numero di multe effettuate.
A distanza di quasi dieci anni dalla direttiva Maroni, che ne ha regolato l’utilizzo, il Ministero dell’Interno ha emanato nel 2017 un’importante direttiva, già denominata “Minniti”, che ha cercato di fare ancor più chiarezza sui diversi aspetti che disciplinano tale strumento.
Un parere critico, abbastanza concorde è espresso da riviste e quotidiani autorevoli in cui si contesta il posizionamento di questi strumenti in punti focali per far cassa più che per fare sicurezza e il fatto che vengano spesso nascosti.
Ci si chiede se sia corretto parlare di prevenzione davanti a un numero così elevato di multe e di un numero crescente di autovelox posizionati sulle strade della Provincia di Taranto. E si sente parlare di autovelox clonati, manomessi, privi di taratura e privi di un’adeguata segnaletica.
Aveva evidenziato da tempo più volte, la necessità di rivedere la collocazione degli autovelox Angelo Di Lena, consigliere del coordinamento provinciale della Lega, membro dell’unione dei comuni delle Terre del mare e del sole, che ha espresso tutta la sua soddisfazione per questa riunione tanto auspicata.
La cosa importante ha riferito è che i dati una volta analizzati ci permetteranno finalmente di conoscere se sono legali o meno alcuni autovelox collocati in alcune strade da alcuni comuni della Provincia di Taranto. Sono esclusi dalla rilevazione gli incidenti con danni ai soli veicoli e quelli di cui le Forze dell’Ordine non siano venute a conoscenza.
“L’analisi della incidentalità è un elemento imprescindibile per la valutazione della legalità degli autovelox. E’ basata sulla compilazione del ‘Rapporto statistico di incidente stradale’, modello Istat CTT/INC che viene redatto dalle Forze dell’Ordine ogni volta che intervengono in sinistri con danni a persone – ha riferito Di Lena – un elemento determinante, quindi, per stabilire la esatta collocazione degli autovelox da parte dei comuni della Provincia di Taranto, secondo i criteri previsti dalla legge Minniti. Faccio presente che vengono ricompresi fra gli incidenti stradali succitati quelli verificatosi in una zona aperta alla circolazione, nel quale risultino coinvolti veicoli fermi o in movimento e dal quale siano derivate lesioni a persone, feriti o morti entro il 30° giorno dall’incidente.

Vito Piepoli