Aumenta il peso delle disuguaglianze sociali sullo stato di salute degli anziani italiani: tra questi, i residenti al Sud si attestano come la categoria piu’ vulnerabile della popolazione. Lo rileva l’Istat che ha pubblicato le stime provvisorie dell’indagine multiscopo ”Condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari” realizzata con il sostegno del ministero della Salute e delle regioni, e relativa al periodo compreso tra settembre 2012 e giugno 2013, su un campione complessivo di circa 60 mila famiglie residenti sull’intero territorio nazionale. Nel dettaglio, le persone over65 con risorse economiche scarse o insufficienti che dichiarano di stare male o molto male sono il 30,2% (28,6% nel 2005) contro il 14,8% degli anziani con risorse ottime o adeguate, in diminuzione rispetto al 16,5% nel 2005. Gli anziani del Sud sono il gruppo di popolazione piu’ vulnerabile: quelli in una situazione economica svantaggiata dichiarano un cattivo stato di salute nel 35,9% dei casi (31,6% nel 2005), contro il 19,7% dei piu’ abbienti. Nelle Isole la quota di anziani con ridotte disponibilita’ economiche che si dichiarano in cattive condizioni di salute raggiunge il 39,5%. Anche riguardo alla presenza di malattie croniche gravi e’ tra gli anziani del Sud in precarie condizioni economiche che si registrano le prevalenze piu’ elevate: il 54,9% soffre di una qualche patologia grave, la quota sale al 58,5% tra i maschi.