Un’insegna della memoria per non dimenticare Sergio De Simone, il bambino napoletano deportato ad Auschwitz quando aveva sei anni e ucciso ad Amburgo dopo aver subìto le sevizie dei medici nazisti: è l’omaggio organizzato dalla Municipalità 5 Arenella Vomero, in collaborazione con la libreria Iocisto e il patrocinio della comunità ebraica di Napoli, per martedì 27 gennaio, settantesimo anniversario della liberazione del campo di sterminio posto nel cuore d’Europa.
La storia di Sergio è quella di una piccola vittima dell’atrocità nazista trasformata in cavia per esperimenti sulla Tbc con altri diciannove bambini di varie parti d’Europa, come lui di origini ebraiche. E’ rimasta per anni oscurata, dimenticata. Seppellita, insieme con i risultati dei test condotti sui venti bambini, in una scatola nel giardino di casa del boia in camice bianco che dopo la guerra aveva continuato a svolgere il suo lavoro, indisturbato e rispettato da tutti. La mamma di Sergio, Gisella Perlow De Simone, ha continuato a cercare fino alla morte per tutta Europa il suo bambino, convinta che sarebbe tornato a casa come le sue cuginette Andra e Tatiana, deportate con lui. Fino a scegliere di chiudere la mente e di non sapere, o non poter capire, la terribile sorte di suo figlio, neanche quando il giornalista di Stern Gunther Schwarberg riportò alla luce la strage di Amburgo.
Sergio era un bambino del Vomero, il quartiere della scuola Vanvitelli, con la sezione speciale per i bambini “di fede israelitica”. Ma lui non fece in tempo a frequentare quella sezione. Era nato in via Morghen 65 bis ed era partito da qui con sua madre nell’estate del 1943 per raggiungere Fiume, dove viveva la famiglia di Gisella, e da dove sarebbe stato deportato ad Auschwitz con la madre, gli zii, la nonna, le cuginette.
La sua storia, raccontata nel libro di Titti Marrone “Meglio non sapere” (ed. Laterza, nuova edizione 2015), verrà rievocata martedì 27 gennaio alle ore 10,30 nella sede della Municipalità Arenella Vomero in via Morghen 84. Alla commemorazione parteciperanno il fratello di Sergio, Mario De Simone, il presidente della Municipalità Mario Coppeto, i rappresentanti del Consiglio e della Giunta della Municipalità e la giornalista Titti Marrone. Interverrà il sindaco di Napoli Luigi De Magistris
Alle 12, a pochi metri dalla sede della Municipalità, davanti alla casa dove il piccolo Sergio abitava con sua madre Gisella e suo padre Eduardo, in via Morghen 65 bis, sarà posta un’insegna della memoria.
Gli studenti delle scuole e la cittadinanza tutta sono invitati ad intervenire.