A celebrare il decennale del Giorno della Memoria e a 70 anni dalla rivelazione al mondo dello sterminio degli ebrei, al Museo dello Sbarco di Salerno è cominciato ieri, 23 gennaio e continuerà fino al 27 gennaio uno speciale evento a metà strada tra la musica e il teatro,contemporaneo, dal titolo “Viaggio per 9 milioni di passeggeri di sola andata”, con la collaborazione del Museo dello Sbarco di Salerno, presso il quale la performance avrà luogo.
E’ stato lodato anche da Fabio Fazio al programma “Che tempo che fa” come tra i migliori eventi dedicati alla Shoah. La performance/happening è stata presentata al Conservatorio Statale di Musica «Giuseppe Martucci» di Salerno da Imma Battista, direttore dell’istituzione, Franco Massimo Lanocita, rappresentante del Miur, Giancarlo Turaccio, docente e compositore, Andrea Carraro, regista teatrale e direttore della Compagnia del Giullare di Salerno, Edoardo Scotti, segretario generale del Museo dello Sbarco. Un percorso sonoro e verbale, dall’arte contemporanea alle performance per non dimenticare e capire anche attraverso il teatro cosa accade nei campi di concentramento. Una vera e propria rievocazione che il regista Carraro propone sul lungo viaggio dei deportati verso i campi di concentramento.
La Shoah viene quindi commemorata dal Conservatorio e dal Museo dello Sbarco con il Ministero dell’istruzione, la Comunità ebraica, il Goethe Institut e l’associazione Parco della Memoria della Campania. L’evento, vietato ai minori di 14 anni per la forza e durezza dei contenuti, si svolgerà dal 23 al 27 gennaio (due spettacoli al giorno, ore 19 e 20.15) e la prenotazione è obbligatoria nonostante la gratuità dello spettacolo, poiché ogni replica si rivolge ad un numero limitato di spettatori (infoline 333/1946834). Molti artisti hanno aderito all’evento: Tanti gli artisti prendono parte all’evento: Giancarlo Turaccio, Gaetano Santucci, Pantaleo Cammarano, agli autori del tracciato verbale (Josè Elia e Paola Eugenia Ferrari), i musicisti Eleonora Claps (voce), Giovanni Liguori (clarinetto), Giuseppe Giugliano (viola), Gaetano Santucci (violoncello), Lucio Miele (percussioni), il Coro Polifonico Kamaraton. Regia del suono di Giancarlo Turaccio, Pantaleo Cammarano e Stefano Lombardo, regia teatrale firmata invece Andrea Carraro.