Sono 12 milioni di over 65 in Italia e la fascia compresa tra i 65 e 75 anni è maggiormente esposta ai rischi legati al gioco problematico. Sono circa 7.000.000 i pensionati attivi e di questi il 23,7% è interessato al gioco, quasi uno su quattro. E’ la fotografia resa nota da Fipac Confesercenti con il dossier “Ludopatia ai tempi della crisi”.
Allarme ludopatia
“Secondo le nostre stime – ha spiegato Massimo Vivoli, presidente Fipac Confesercenti – 1.700.000 anziani sono giocatori, di questi però bisogna distinguere tra giocatori problematici e patologici. I primi, rappresentano circa 1.200.000 della popolazione anziana giocatrice, mentre i casi di giocatori (anziani) patologici sono circa 500 mila”. Complessivamente – si legge ancora nel dossier – gli anziani giocano 5,5 miliardi di euro, circa 3200 euro l’anno e 266 euro al mese. Questo dato medio oscilla tra i 100 euro spesi dai giocatori anziani non patologici ai 400 di chi può essere considerato “malato”. “Se a questo dato rapportiamo le ultime modifiche contenute nella Legge di stabilità del Governo in materia pensionistica, ci rendiamo conto che l’impoverimento dei pensionati è ancora in crescita”, ha aggiunto Vivoli. Da Fipac Confesercenti, dunque, arriva una proposta concreta per “aiutare anziani e pensionati” attraverso una rete di sostegno. “Istituiremo diversi sportelli nelle principali sedi dell’organizzazione, dove un’equipe di esperti itinerante saprà rispondere alle richieste di aiuto. – aggiungono dalla federazione pensionati di Confesercenti – Ma questo è solo l’inizio, il nostro obiettivo è portare avanti anche un percorso che veda partecipe anche il Parlamento. Il senso, è quello di restituire al gioco il suo significato iniziale, quello ludico, di puro divertimento, di passatempo”.