Secondo gli inquirenti, Pamela Mastropietro è stata uccisa, con un colpo in testa e due coltellate, da tre nigeriani (richiedenti asilo), che poi hanno fatto a pezzi il cadavere. Si chiamano Innocent Osaghele, imbianchino e pusher, 29 anni, Awelima Lucky, piastrellista, 27 anni e pusher pure lui (ha dato l’eroina a Pamela, Innocent aveva solo hashish), Lucky Desmond, fabbro, 22 anni. Sono tutti e tre in galera ad Ancona, incastrati, secondo gli inquirenti, dall’analisi delle celle telefoniche. Gianfranco Bòrgani, avvocato di Lucky Desmond, invece afferma: «A me risultano almeno 17 telefonate tra Lucky e Innocent. Strano che si telefonino mentre sono insieme in casa…». Awelima è quello che stava scappando in Svizzera (con la moglie). Il procuratore capo di Macerata, Giovanni Giorgio: «Il caso è chiuso».
Sabato ventimila persone hanno sfilato a Macerata contro il razzismo, quasi senza nominare mai Pamela Mastropietro. Slogan contro Renzi, che, aderendo all’invito del sindaco piddino Romano Carancini (contestato anche lui) e alla conseguente linea dell’Anpi, ha lasciato il Pd fuori dalla manifestazione (il Pd, con la Camusso, sfilerà contro il razzismo il 24 a Roma).