E’ sotto sequestro un complesso alberghiero di Forio d’Ischia, in via G. Mazzella I reati ipotizzati sono violazione della normativa ambientale e smaltimento illecito di rifiuti speciali. Il blitz è stato eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria della Capitaneria dì Porto di Napoli, insieme al personale degli Uffici Circondariali Marittimi di Ischia e di Forio, in esecuzione di un decreto di sequestro preventivo emesso dal GIP del Tribunale di’ Napoli. Il complesso è composto da tre alberghi e comprende tre piscine, di cui due scoperte ed una coperta, nonché un reparto termale-sanitario autorizzato per le seguenti cure: “aerosolterapia, balneo-fango terapia nella cura di malattie arto-reumatiche e per la riabilitazione motoria”.
I reati in merito alla violazione della normativa ambientale, riguardano in particolare, lo scarico in pubblica fognatura di acque reflue industriali e smaltimento illecito di rifiuti speciali pericolosi derivanti dalle attività termali-sanitarie, nonché il reato di falso in autorizzazioni amministrative, in relazione all’autorizzazione per lo scarico in pubblica fognatura. Le indagini, espletate dalla Guardia Costiera e coordinate dalla V sezione reati ambientali di questa Procura, hanno tratto origine dallo sversamento in mare di liquami provenienti dalla rete fognaria asservita al Comune di Forio, avvenuto in diverse occasioni nella primavera/estate 2013 all’interno del porto di Forio, le cui cause sono state individuate nella immissione di acqua termale ad alta temperatura nella rete fognaria da parte della struttura alberghiera oggetto del sequestro.
All’esito delle indagini si è accertato che lo scarico nella pubblica fognatura, da parte della struttura alberghiera, di reflui non assimilabili a quelli domestici, in quanto aventi valori superiori a queili nonnativamente previsti, quali la temperatura e la portata, avveniva in forza di un ‘autorizzazione dell’A T02 Napoli Volturno. rilasciata nel 2008 e rinnovata nel 2012 sulla scorta di relazioni tecniche false, attestanti modalità di scarico diverse da quelle reali, suçcessivamente revocata dalia stessa AT02 Napoli Volturno in sede di autotutela in data 30.1.14.
Il sequestro preventivo si è reso necessario p’er evitare la reiterazione dei reati relativi alla violazione della nom1ativa in materia ambientale, essendosi accertato che il complesso alberghiero di cui trattasi ha , proseguito la propria attività, con il conseguente smaltimento illecito degli scarichi, anche dopo la revoca dell’autorizzazione agli scarichi da parte dell’ATO 2 Napoli Volturno ed aveva intrapreso lavori edili abusivi per confom1are lo stato dei luoghi a quel.lo fraudolentemente rappresentato al fine di ottenere il rilascio della suddetta autorizzazione, in assenza della necessaria autorizzazione da parte del Comune e del prescritto parere della Soprintendenza ai Beni Ambientali, trattandosi di zona sottoposta a vincolo paesaggistico.