Renato Brunetta, in una nota inviata oggi al governatore Stefano Caldoro, chiede alla Regione Campania il commissariamento della Fondazione Ravello. Lo fa a due giorni dalla nomina di un nuovo presidente, il sindaco di Ravello Paolo Vuilleumier, da parte dei membri del Consiglio di indirizzo riconducibili a Comune di Ravello e Provincia di Salerno; la nomina è avvenuta poche ore dopo la disposizione, da parte di Brunetta, di rinviare la seduta del Consiglio d’indirizzo a nuova data.
Brunetta, “nella qualità di presidente della Fondazione Ravello – si legge – chiede alla Regione Campania di mettere in atto, con la massima urgenza, ogni azione finalizzata ad assicurare il rispetto delle regole di funzionamento della Fondazione Ravello e di legge e, soprattutto, a garantire l’immediata operatività e legittimità della stessa Fondazione, anche ricorrendo, laddove ritenuto opportuno e necessario, alla nomina di un Commissario”. Per Brunetta, “il cui incarico – prosegue il testo – resta valido a tutti gli effetti fino all’insediamento legittimo del suo successore”, intorno al percorso di nomina del nuovo presidente “si sono creati evidenti e reiterate illegittimità , forzature e anomalie giuridiche e amministrative”.
“Tali illegittimità in contrasto con le leggi e lo statuto – secondo Brunetta – pongono la Fondazione Ravello in una condizione di assoluta precarietà e pericolo, mettendo a serio rischio la stessa organizzazione del prossimo Ravello Festival, che rappresenta il principale scopo fondativo di un organismo partecipato della Regione Campania“. Per questo Brunetta “auspica un pronto intervento della Regione Campania“: la richiesta eventuale di commissariamento “va intesa – si legge ancora – quale atto finalizzato ad evitare nocumento a un’istituzione riconosciuta quale modello di efficienza e prototipo di gestione dei beni culturali”. “L’intervento del presidente Brunetta, coerentemente con la strategia culturale messa in atto nel corso degli ultimi tre anni della Fondazione Ravello, E’ mosso – conclude il testo – da interesse esclusivo nei confronti di Ravello e della sua visibilità internazionale, al di sopra di personalismi e polemiche che hanno inquinato, negli ultimi giorni, la vita della Fondazione Ravello in nome di discutibili interessi politici e di potere, che nulla hanno a che vedere con la cultura”.