di NADIA PEDICINO
Per due weekend 9/11 gennaio e 16/18 gennaio il Mediterraneo Expò del Magic World di Licola alle porte di Napoli, ospita l’undicesima edizione di “E’ Sposa” una tra le più prestigiose fiere dedicate al matrimonio in Italia.
In questi due fine settimana si susseguono party, sfilate, cocktails ed eventi artistici. Tra gli ospiti d’eccezione Vladimir Luxuria, Belen Rodriguez, Stefano De Martino che indossano gli abiti di rinomati stilisti. Eleganza, fascino e stile sono, come ogni edizione, le parole d’ordine di una manifestazione che, giunta ormai alla sua undicesima edizione, mira a divenire sempre più il punto di riferimento per giovani coppie e addetti ai lavori, grazie allo sviluppo di un nuovo concetto di “wedding specialist”. Una programmazione artistica, come sempre, ricca di novità e grandi sorprese contribuiscono a rendere speciale un’atmosfera magica e romantica. Tra le novità l’aggiunta di espositori esperti nel “wedding gay”. “E’ la prima volta – spiega il direttore artistico della kermesse Diego di Flora – che nella storia delle fiere per il wedding in Italia, ci sia un’attenzione così particolare per tutte le coppie che vogliono coronare il loro sogno d’amore. Credo che il matrimonio sia un diritto di tutti e quindi come tale deve essere vissuto. Per me è giusto coinvolgere anche i futuri sposi omosessuali per rendere il nostro Paese al passo con le altre nazioni europee e renderlo un Paese moderno”.
“E’ Sposa”, infatti, in sintonia con la Convenzione Europea sui Diritti dell’Uomo, La Carta di Nizza e le diverse Risoluzioni del Parlamento Europeo, combatte le discriminazioni relativamente all’orientamento sessuale di ciascuno e al diritto di costruire una propria famiglia. I matrimoni omosessuali in Italia non sono espressamente previsti dalla Costituzione e dal Codice Civile, ma in questi anni le Associazioni omosessuali di tutto il mondo chiedono a gran voce la rivendicazione dei propri diritti, assurgendo al principio secondo il quale l’unione omosessuale è libera espressione della propria personalità e pertanto, non può essere vietata o limitata da norme discriminatorie. D’altronde, anche il Pontefice, sul volo che lo riportava da Rio de Janeiro a Roma, ha dichiarato: “chi sono io per giudicare i gay?”