Con la coreografia TRADERE – Sonata melanconica, Andrea De Siena si è aggiudicato lo scorso 2 ottobre a San Giorgio a Cremano (Napoli), nell’ambito del Festival Ethnos, il premio Gener/Azioni, categoria “danza etnica contemporanea”, ex-aequo con la coreografia Afferenza della compagnia Creatura/ DanceResearch di Nicola Simonetti.
La performance di Andrea De Siena – interpretata insieme alle danzatrici Giulia Pesole, Laura Esposito e Ludovica Tartarelli – è stata apprezzata dalla giuria per la ricerca e la rielaborazione del linguaggio della tradizione, per la componente drammaturgica e la dimensione poetica.
Il Festival Ethnos, la rassegna di musica etnica ideata e diretta da Gigi Di Luca e giunta alla XXVII edizione, ha dedicato una serata alla danza. Il contest Gener\Azioni si rivolge ai giovani artisti under 35, che ispirano la loro creatività a tematiche improntate al dialogo tra culture, alla sperimentazione e alla contaminazione.
“TRADERE – spiega Andrea De Siena – è una riflessione danzata sul senso della consegna di questo patrimonio culturale alle nuove generazioni, una consegna che si muove necessariamente fra tradizione e tradimento (tutte parole che legano la propria radice al latino – tradere appunto)”.
Nella coreografia gli elementi della pizzica salentina (passi, posture, gesti) vengono presentati e posti di fronte ad un corpo giovane che li osserva e prova a replicarli, mentre gli orizzonti di riferimento di quello stesso linguaggio (il tarantismo, la festa, la danza contemporanea) si muovono lungo una linea temporale che disegna una possibile parabola.
“Sono molto felice per questo importante risultato. Insieme alle danzatrici che mi hanno accompagnato abbiamo costruito qualcosa che ha il sapore di una sfida: presentare una coreografia contemporanea utilizzando solo gli elementi della danza tradizionale in un contest dove la danza contemporanea è solitamente la protagonista. Credo che la mia danza contemporanea sia la pizzica e penso che il risultato possa rappresentare uno stimolo per tutti i danzatori che intendono sviluppare il repertorio tradizione in forma professionale”, commenta Andrea De Siena.