In Parlamento Luigi Di Maio accusa: «In un paese civile Vincenzo De Luca sarebbe in galera». Da Napoli ribatte Vincenzo De Luca: «In un paese civile a Luigino Di Maio toglierebbero i 13 mila euro di stipendio e lo manderebbero a comprare la merendina. E Beppe Grillo è bollito. Un Grillo fritto». Ormai è un corpo a corpo tra i Cinque stelle e il presidente della Campania. A scatenarsi contro di lui, in una conferenza stampa in Senato, è Valeria Ciarambino, consigliere regionale di Pomigliano e fedelissima di Di Maio: «De Luca continua a dimostrarsi impresentabile e indegno. I 26 minuti di un audio emersi durante una sua recente riunione con i sindaci sono uno schiaffo alla Campania e ai cittadini. Ventisei minuti agghiaccianti che ora qualcuno liquida parlando di una battuta quando in realtà qui si sta istituzionalizzando il clientelismo». Stamattina Valeria Ciarambino presenta un esposto alla Procura di Napoli allegando l’audio della riunione. Un nastro che sarà consegnato anche alla commissione parlamentare antimafia. De Luca nella riunione invitava gli amministratori locali a fare campagna per il Sì, anche seguendo l’esempio del sindaco Pd di Agropoli, Franco Alfieri, ironizzando sul suo presunto clientelismo. Una vicenda che si intreccia con quanto accade in Parlamento.