Usa la musica come veicolo di amicizia e fratellanza, il suo treno Soul Express abbatte stereotipi e differenze offrendo suoni originalissimi, miscelati di jazz e blues a pop e world, unendo tradizione ed innovazione con canzone d’autore, flamenco e la fusion con la lingua napoletana e i più moderni ritmi rock.
Sarà Enzo Avitabile, con i suoi Bottari e Tony Esposito, in concerto martedì primo settembre alle 21,30, a chiudere la XV edizione del Capodanno Bizantino 2015. Ed è proprio da Amalfi, crocevia delle culture del Mediterraneo, che l’artista internazionale, ormai all’apice della sua carriera, lancerà il suo inno alla tolleranza come messaggio di dialogo e incontro tra i popoli.
Sempre attento ai problemi della realtà, del quotidiano, Avitabile ha scelto il Capodanno Bizantino quale importante occasione per lanciare un nuovo progetto musicale, dando ulteriore evoluzione al lavoro artistico svolto in questi anni per offrire vere occasioni di incontro delle culture, unico strumento per superare le tante difficoltà che attanagliano il bacino del Mediterraneo. Da sempre uno dei musicisti di spicco della musica italiana e internazionale Avitabile ha dimostrato, in trent’anni di carriera, le sue grandi doti, tenendo sempre presente le radici di provenienza, ma senza mai aver paura di aprirsi al nuovo con collaborazioni di artisti provenienti da tutto il mondo.
Ne ha fatta di strada dal 1982 anno dell’uscita del suo primo album “Avitabile” e dalle collaborazioni con Pino Daniele, Edoardo Bennato, Battiato fino a raggiungere il “palco” dei festival cinematografici mondiali di Venezia e Cannes con l’originale docufilm “Enzo” girato dal regista americano Jonathan Demme .
“Ricordo bene il momento in cui Enzo Avitabile mi chiamò al cellulare, avevo appena chiuso in modo non proprio felice col suo agente, stavamo già pensando a quale altro artista contattare per il concerto del 1 settembre, quando il telefono ha squillato e dall’altra parte a parlare era proprio Enzo – così dichiara l’Assessore alla Cultura Enza Cobalto – Non nascondo che un po’ di emozione c’era, non capita poi tutti i giorni di essere chiamata da quell’artista che occupa un bel po’ di spazio sul tuo ipod. La musica è da sempre elemento d’unione fra popoli e civiltà, e i suoni di Avitabile sembrano quasi richiamare ritmi lontani, sia nel tempo che nello spazio, ricordando che siamo tutti figli della stessa Terra, a prescindere dai mari che ci dividono” – continua l’Assessore.
Le tradizioni e i suoni delle terre di mare è proprio il tema scelto per quest’edizione del Capodanno Bizantino che ha ricevuto anche quest’anno il cofinanziamento regionale con i fondi Pac III.
“Un evento che rievoca la nostra storia millenaria e che non poteva che avere un artista come Avitabile – dichiara il sindaco Daniele Milano –L’obiettivo dell’amministrazione comunale è rafforzare ulteriormente l’identità storica e culturale amalfitana nell’ambito di un progetto più ampio di valorizzazione turistica”.