Sbloccate risorse pari a 7 miliardi di euro
Desertificazione e alluvioni, siccità ed emergenza acqua. Su questo fronte critico per il futuro del territorio italiano, ci sono importanti novità da porre in evidenza. Lo fa, tra gli altri, il sito AgroNotizie con un articolo di Mimmo Pelagalli pubblicato il 13 giugno. Titolo: “Il Decreto Siccità è Legge”.
La disamina di Agronotizie è estremamente dettagliata. E si apre con la novità, vale a dire l’approvazione in via definitiva, venerdì 9 giugno scorso, da parte della Camera dei Deputati del decreto che cambia l’approccio al contrasto alla siccità. L’atto di conversione ora attende il via libera del Quirinale per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Vediamolo in dettaglio. L’obiettivo: sbloccare almeno una parte delle risorse appostate sull’ammodernamento del sistema risorse idriche, pari a circa 7 miliardi di euro. Di questi soldi almeno 4,3 miliardi sono appostati sul Pnrr, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, mentre altre risorse, ma non solo, sono contenute nel Fondo Sviluppo e Coesione.
Diventa definitiva inoltre la nomina di Nicola Dell’Acqua quale commissario straordinario nazionale per la scarsità idrica, già nominato dal Governo nel tempo di vigenza del Decreto, e che resterà in carica fino al 31 dicembre 2023 e potrà essere prorogato fino al 31 dicembre 2024. Solo che il commissario non avrà poteri su tutto il territorio nazionale, come pure inizialmente previsto dal Decreto, perché saranno salve le competenze delle province autonome di Trento e di Bolzano.
Tra i poteri del commissario è stato ridefinito quello che riguarda la ricognizione dei bacini idrici temporaneamente in disuso e da rifunzionalizzare. Dovrà infatti effettuare anche una ricognizione dei corpi idrici sotterranei potenzialmente idonei a ricevere interventi per il ravvenamento o l’accrescimento artificiale della falda a garanzia della tutela delle risorse idriche.
L’articolo si sofferma poi sui poteri del commissario straordinario nazionale e la struttura e compiti della Cabina di Regia, affidata al Ministero per le Infrastrutture, con il compito di effettuare entro 30 giorni dalla entrata in vigore del Decreto una ricognizione delle opere e degli interventi di urgente realizzazione. Confermate le norme che, in caso di ritardi o di altre criticità nella realizzazione di singoli interventi infrastrutturali del settore idrico, danno alla Cabina di Regia la possibilità di attivare procedure volte a superare i ritardi o le criticità emerse, anche con la nomina di singoli commissari ad acta.
Altri aspetti da considerare, le misure per la resilienza dei sistemi idrici, il rinvio delle sperimentazioni del deflusso ecologico, mentre trova conferma la sperimentazione in campo della Tea con l’emendamento sulla genetica agraria, che snellisce l’iter autorizzatorio per le Tecniche di Evoluzione Assistita.
Per leggere tutto l’articolo:
Siccità, il Decreto ora è Legge – Economia e politica – AgroNotizie (imagelinenetwork.com)