Nel 2013 il numero degli abbonati Rai (al canone ordinario e a quello speciale) è rimasto stabile poco oltre i 17 milioni; il livello dell’evasione si è attestato intorno al 26% per il canone ordinario e al 60% per quello speciale; a crescere – da circa 960 mila ad oltre un milione – sono stati invece “i morosi”. Sono questi i numeri in fase di elaborazione negli uffici della Rai che il VELINO è in grado di anticipare. In particolare le famiglie italiane che hanno pagato il canone Rai nel 2013 sono state poco più di 16 milioni e 800 mila. Coloro che hanno versato invece il canone speciale (su tutti alberghi, bar, ristoranti, uffici, circoli e negozi) sono stati 273 mila (per la tv) e 56 mila per la radio, con un ricavo annuo di circa 70 milioni.
All’appello del canone speciale mancano almeno 600 mila esercizi commerciali per un’evasione che il settimo piano stima in circa 100 milioni all’anno. Evasione che la Rai cerca di combattere – e un aiutino soprattutto qui Sky potrebbe darlo – impegnando circa 160 agenti (collaboratori pagati a provvigione) e spedendo milioni di avvisi: nel 2012, ben 1.368.728. E un assist a Viale Mazzini è giunto in materia di lotta all’evasione anche dal Parlamento: le legge 214 del 2011 ha imposto alle imprese e alle società di indicare nella relativa dichiarazione dei redditi il numero di abbonamento speciale alla radio o alla televisione.