Da dicembre 2013, effettivo inizio dell’epidemia ai confini fra Sierra Leone e Liberia, all’8 ottobre sono 8.011 i casi probabili e confermati e 3.877 i decessi per il virus Ebola. Il tasso di letalità è del 46 per cento. I dati dell’Oms sono stati presentati dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, durante l’informativa urgente in Aula al Senato. Lorenzin ha ribadito, come fatto due giorni fa in commissione Affari Esteri e Affari sociali alla Camera, che non ci sono “evidenze” il virus possa trasmettersi per via aerea così come che è poco probabile, a causa del periodo di incubazione di 8-10 giorni, che possano arrivare persone infette tramite i flussi migratori irregolari. Il ministro ha ricordato che “in Italia ci sono state numerose segnalazioni di casi sospetti da luglio-agosto, dovute al sistema di allerta, che sono state oggetto di apposite indagini epidemiologiche e tutte hanno avuto esito negativo”.
Al momento, ha proseguito, all’ospedale “Spallanzani” di Roma è ricoverato un medico italiano di Emergency che opera in Sierra Leone. “E’ sotto osservazione perché è stato a contatto, non fisico, il 26 settembre scorso con un medico che poi si è rivelato infetto ed è stato trasferito in Germania “. Il periodo di osservazione – “una misura presa per precauzione” ha sottolineato Lorenzin – terminerà il 16 ottobre prossimo, ovvero 21 giorni dal contatto a rischio.