La NapoliServizi, principale partecipata dell’Amministrazione, ha avviato dallo scorso dicembre 2018 un’intensa attività di recupero dei fitti non pagati, inviando atti formali di diffida a circa 22 mila utenti morosi, affittuari delle diverse tipologie di immobili di proprietà comunale (alloggi ERP e non, locali ad uso non abitativo, strutture complesse come ex scuole, aree, suoli e fondi rustici).
Un’operazione importante che intende recuperare 160 milioni di debito contratto dagli utenti in 27 anni, dal lontano gennaio 1991 al mese di giugno 2018.
Dopo due mesi dall’avvio delle diffide, l’intervento ha già prodotto risultati ricevendo, a fine febbraio 2019, riscontro da circa 6 mila utenti, dei quali più della metà ha richiesto di accedere al beneficio del piano di rateizzo per il pagamento di quanto dovuto.
“L’Amministrazione sta migliorando ed efficientando concretamente le operazioni di riscossione per ridurre la morosità ed aumentare gli incassi derivanti dall’utilizzo del patrimonio immobiliare comunale” ha dichiarato il Vicesindaco con delega al Bilancio, Enrico Panini. “I primi effetti positivi dell’incisività di quest’intervento sono già visibili. In un solo mese, quello di dicembre, gli utenti hanno saldato in un’unica soluzione, circa 685 mila euro dei debiti contratti in questi anni e il dato tenderà a crescere in tempi brevi, contando anche sul perfezionamento delle pratiche di rateizzo. L’attività, condotta in sinergia con NapoliServizi, rietra nelle più ampie azioni prioritarie di recupero dell’evasione che l’Amministrazione sta portando avanti con fermezza in più settori, sia in quello delle entrate patrimoniali che in quello tributario”.