Sono piene di dolore ma anche di rabbia le frasi che Don Patriciello, il prete anti-veleni, ha rilasciato a un’agenzia di stampa il giorno dopo la morte di suo fratello Giovanni, che da tempo combatteva contro una terribile malattia. “Nella Terra dei Fuochi la leucemia uccide come la peste. E’ come l’ebola, e chi nega questo dato è in malafede..”, afferma il parroco di Caivano che non nasconde affatto il suo dramma.
”Ho un dolore profondo -spiega don Maurizio- ma non è solo un sentimento privato, è il dolore di tutta una terra che si sta spegnendo’. ‘La classe politica ma anche i medici devono uscire dai loro castelli dorati: per la povera gente non c’è più posto neanche in ospedale. La cosa triste – continua don Patriciello – è che gli oncologi ammettono che questa terra è avvelenata, ma lo fanno solo parlando in privato”. ”I pentiti li abbiamo solo tra i camorristi -rimarca don Patriciello- non ce ne sono ancora tra i politici e gli industriali disonesti. Ma questa è la nostra terra, non si può fuggire. Dobbiamo lottare tutti insieme, ma c’è bisogno di una volontà politica per bonificare la Terra dei Fuochi, o sarà tutto inutile. Forse noi siamo già condannati, dobbiamo salvare le generazioni future”.