Il numero degli under 30 registrati al programma Garanzia Giovani ammonta a 364.535, che al netto delle cancellazioni si attesta a 327.489. Secondo i dati diffusi oggi dal ministero del Lavoro, sulla base di un monitoraggio periodico, dal 18 dicembre si rileva un incremento di oltre 9 mila unità. I ragazzi registrati fino all’8 gennaio rappresentano il 21,2% del cosiddetto ‘bacino potenziale’, costituito da un milione e 723 giovani ‘Neet’ (quelli cioè di età compresa fra i 15 e i 29 anni disoccupati e inattivi ma disponibili a lavorare), stimati dalla Rilevazione continua sulle forze di lavoro (media 2013). I giovani presi in carico risultano 128.211 e tra questi 10.136 hanno già ricevuto una proposta di misura. In termini di titolo di studio, tra i giovani registrati il 19% ha conseguito una laurea, il 57% risulta essere diplomato, il rimanente 24% ha un titolo di studio di terza media o inferiore. La maggior parte risiede in Campania con una rappresentanza pari al 14% del totale (51.847 unità); il 13% (48.288 unità) proviene dalla Sicilia e il 7% (25.176 unità) dal Lazio. Le opportunità di lavoro pubblicate dall’inizio del progetto sono pari a 27.579 (20.028 per lavoro a tempo determinato), per un totale di 39.313 posti disponibili, di cui il 72,5% al Nord.
Attive ad oggi 2.519 ‘vacancy’ per un totale di 3.440 posti. osservando i dati appare evidente come in media i giovani che si iscrivono al programma scelgono principalmente la regione di residenza, al più le regioni ad essa limitrofe, ciò è tanto più vero in particolare per i giovani residenti nelle zone del Centro-Nord d’Italia mentre nelle Regioni del Mezzogiorno, ad eccezione della Sardegna (ove il 93,5% delle adesioni sono interne), la quota di adesione quasi esclusiva alla regione di residenza si riduce mentre sono più alte le opzioni rivolte ad altre Regioni in particolare del settentrione. Singolare il dato in controtendenza del Veneto dove il 91,6% delle adesioni sono interne e nel 2,9% dei casi si rivolgono alla Regione Campania. Dopo l’adesione, il giovane può modificare il proprio “status” all’interno del programma in conseguenza di alcuni comportamenti.
L’adesione può essere cancellata sia direttamente dal giovane sia da parte dei servizi competenti, prima della presa in carico. Ciò comporta un’uscita dei giovani dal percorso, che ad oggi è pari a circa il 10% dei giovani sul totale dei registrati; infatti, al netto delle cancellazioni pari a 37.046 unità, il numero di registrazioni si attesta a 327.489. Per quanto attiene ai tempi di risposta dei Servizi per il Lavoro il quadro complessivo si presenta positivo. La quota di ragazzi che vengono convocati per la profilazione e la sottoscrizione del Patto di Servizio entro i due mesi dalla data di registrazione si attesta ben oltre l’80 % nelle regioni del Nord Italia, intorno al 75 % nel Centro Italia. Infine, che è partita una nuova campagna pubblicitaria che durerà fino a metà gennaio 2015, per informare i giovani, le imprese e l’opinione pubblica.