La disoccupazione in Italia continua a macinare record. I dati diffusi dall’Istat riguardano il mese di febbraio (a metà del quale si è registrato il cambio del governo con il passaggio Letta-Renzi) e parlano chiaro: il 13% degli italiani è disoccupato, una cifra record, non accadeva dal 1977. E se in termini congiunturali ci si può consolare con una sostanziale stabilità, su anno l’aumento è stato di 1,1 punti percentuali. In termini assoluti, i disoccupati sono 3,307 milioni, lo 0,2% in più rispetto al mese precedente (+8mila) e il 9,0% su base annua (+272 mila). Tra i giovani (15-24 anni) il tasso di disoccupazione segna una leggera battuta d’arresto (-0,1%) su base congiunturale, ma in aumento del 3,6% sui dodici mesi, confermandosi a livelli altissimi (42,3%). I disoccupati in questa fascia della popolazione sono 678 mila.
L’incidenza dei disoccupati di 15-24 anni sulla popolazione in questa fascia di età è pari all’11,3%, in diminuzione di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente ma in aumento di 0,5 punti su base annua. Il numero di individui inattivi tra i 15 e i 64 anni risulta sostanzialmente stabile sia rispetto al mese precedente sia rispetto a dodici mesi prima. Il tasso di inattività pari al 36,4%, rimane stabile in termini congiunturali e aumenta di 0,1 punti su base annua. Sul fronte dell’occupazione, a febbraio 2014 gli occupati sono 22 milioni 216 mila, in diminuzione dello 0,2% rispetto al mese precedente (-39 mila) e dell’1,6% su base annua (-365 mila). Il tasso di occupazione, pari al 55,2%, risulta stabile in termini congiunturali ma diminuisce di 0,8 punti percentuali rispetto a dodici mesi prima.