L’Italia è l’unico stato in Europa dove i dipendenti pubblici siano diminuiti dal 2001, sono in percentuale molto più bassa che in Francia o in Inghilterra, e incidono sul Pil in modo perfettamente uniforme col resto del continente. La regione con più dipendenti pubblici è la Lombardia (più che nel Lazio), e quelle col maggior numero di dipendenti pubblici rispetto alla popolazione sono Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige. I dipendenti pubblici fanno meno giorni di malattia ogni anno rispetto al privato, i loro stipendi sono fermi da anni, e sono sottoposti a controlli più che nel privato. “Abbiamo voluto raccogliere in dieci punti tutti i luoghi comuni, falsi, che ci sentiamo ripetere ogni giorno – spiega il presidente dell’Associazione Allievi SSPA, Alfredo Ferrante -. Anche il titolo, ‘Signora mia’, richiama quel modo un po’ superficiale e qualunquista con cui troppo spesso nei talk show si snocciolano le malefatte della pubblica amministrazione, come se fosse responsabile di ogni male di questo Paese”. Parte di questi luoghi comuni sono dovuti a retaggi del passato, come la convinzione che i dirigenti siano anziani a fine carriera, o a confusione nei termini, come annoverare fra i “dirigenti pubblici” i manager delle aziende assunti in modo fiduciario e con compensi discrezionali. “Non intendiamo, con questo decalogo, dire che tutto va bene nella pubblica amministrazione – continua Ferrante -, ed anzi da sempre lavoriamo per avanzare proposte tese a migliorare efficienza degli uffici e fiducia dei cittadini verso la macchina pubblica. E neppure ci interessa difendere aprioristicamente il pubblico rispetto al privato: siamo tutti lavoratori, non dimentichiamolo. Tuttavia, crediamo che spesso quando si tratta di P.A. si sposti l’attenzione su questioni marginali o mal poste per puro interesse, mentre è utile per tutti partire dai dati di fatto per trovare soluzioni. Questi dati sono desunti da studi ufficiali consultabili da chiunque”.