L’ordinanza sindacale per la prevenzione della fecalizzazione sul territorio metropolitano veicola un progetto pilota innovativo che prevede l’analisi del DNA di tutta la popolazione canina del quartiere coinvolto, Vomero-Arenella, (il costo della singola analisi, a carico del Comune, è di circa 20 euro, mentre per il proprietario del cane è assoltamente gratuita).

Ciò consentirà oltre che di costituire una banca dati per risalire alla proprietà dei cani, anche di fungere da deterrente per i cittadini che ancora non raccolgono le feci del proprio cane, sapendo infatti che il loro cane è identificabile e loro potrebbero essere multati.

Il progetto prevede, inoltre, controlli anche su quanti non abbaiano ancora provveduto, come impone la legge, a microchippare il proprio cane (iscrizione ad anagrafe canina). Il progetto nasce in collaborazione i Servizi Veterinari della ASL NA 1 Centro, il Centro di Riferimento Regionale per l’Igiene Urbana Veterinanria (C.R.I.U.V.) e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno. La costituzione della banca dati del DNA e l’iscrizione all’anagrafe canina permetteranno anche di contrastare il fenomeno dell’abbandono dei cani.

Si tratta di un progetto che origina dalla volontà non solo di contrastare un fenomeno fastidioso per i cittadini, espressione di una grande inciviltà che va combattuta, ma anche dalla volontà di tutela degli animali e della salute pubblica, essendo le deiezioni canine veicolo di malattie virali trasmissibili all’uomo e agli altri animali.

I controlli da parte della Polizia Municipale riguarderanno l’osservanza delle norme di corretta conduzione dei cani e l’osservanza dell’Ordinanza Sindacale.

Gli agenti di Polizia non avranno in alcun modo il compito di prelevare le feci canine, operazione che sarà invece effettuata dagli operatori dell’ASL.