Che cosa farà De Magistris? La questione è aperta. Perchè, dopo la condanna a un anno e 3 mesi nell’ambito dell’inchiesta Why Not potrebbe scattare anche per il sindaco di Napoli la tagliola della Legge Severino, quella che per intenderci ha costretto alle dimissioni da senatore Silvio Berlusconi. La legge è già scattata a Fasano, dove il sindaco Lello di Bari, è stato sospeso dalla sua funzione per decisione della prefettura di Brindisi dopo la condanna in primo grado per abuso di ufficio. E la giunta Scopelliti, in Calabria, è saltata proprio per una situazione analoga, portando la regione alle urne, dopo un estenuante balletto di date, nel prossimo novembre. Per ora a Palazzo San Giacomo il fiato è sospeso, ci saranno approfondimenti tecnici. Resta il fatto che la rivoluzione arancione è finita e che l’esperienza de Magistris potrebbe finire nel peggiore dei modi, proprio mentre la città è alle prese con il problema Bagnoli. A questo punto anche l’ipotesi di affidare all’ex magistrato la guida della bonifica è saltata (se mai è stata presa in considerazione a Palazzo Chigi). Ma, al di là del problema giudiziaria, la “batosta”, per il sindaco, è soprattutto politica. E Napoli non può reggere un altro periodo di incertezza e di scontri politici. La crisi non aspetta.