Francesco Saverio Nitti
“Fino a qualche anno fa é stato ammesso quasi come un assioma una serie di affermazioni del tutto contrarie alla verità. Le leggi unitarie e uniformi han giovato sopra tutto a1 Nord d’Italia; si e detto che ‘il Sud ne avesse piu grande vantaggio. Il Mezzogiorno ha accettato il debito del Nord, ha venduto i suoi demani, ha ceduto le sue ricchezze monetarie: e pure e stato detto che l’antico reame di Napoli avesse molto guadagnato nell’unita. Per oltre trent’anni l’Italia del Nord ha invaso d’impiegati lo Stato: qualche paese del nobile Piemonte si è dopo il 1860 quasi spopolato: si e ripetuto che i meridionali invadono tutto. Alcune fra le più povere province del Sud pagano per imposte più che molte fra le più prospere del Nord e per molti anni si e detto che i meridionali quasi non pagano imposte. Le spese per i lavori pubblici sono state fatte principalmente nel Nord; si e detto invece che le ferrovie del Sud hanno rovinato il bilancio. L’Italia ha dedicato la più gran parte delle entrate dello Stato all’esercito; e quelle masse ingenti di capitale sono state prese quasi tutte, almeno in grandissima parte, dal Sud. Ma le colpe del militarismo sono state attribuite ai meridionali. Quando masse di capitali e di ricchezza sono state trasportate dal Sud al Nord 6: venuta la tariffa doganale di protezione: i meridionali hanno in molta parte pagata la prosperità industriale del Nord”.