Sotto le macerie dell’edificio di Acilia ci sarebbero una mamma e la sua bambina: la nonna sarebbe la 68enne estratta viva e ricoverata in “codice rosso” al “Gemelli”. Il fratellino della piccola dispersa non era invece in casa al momento del crollo. Nella struttura adiacente, quella dove sarebbe avvenuta l’esplosione – forse provocata da una fuga di gas – ci sono invece uno studio dentistico, sicuramente vuoto al momento dello scoppio (intorno alle 14) e un appartamento abitato, secondo le indicazioni di alcuni residenti, da una famiglia di stranieri. Non si sa se questi ultimi fossero o meno in casa.