“In Italia i consumi precipitano. La conferma, l’ennesima, è giunta oggi dall’Annuario statistico italiano dell’Istat. La spesa media mensile nel 2012 è pari a 2419 euro, ben 69 euro in meno rispetto ai 2488 euro del 2011 (-2,8%)”: e’ il commento del Codacons, che ricorda come “in pratica nel 2012 la famiglia media Istat ha speso 828 euro in meno. Se consideriamo, per, che il dato incorpora anche la dinamica dei prezzi e che l’inflazione nel 2012 è stata del 3%, è evidente che, in termini quantitativi, i consumi sono ancor pi precipitati. Per restare costanti in termini reali, infatti, la spesa sarebbe dovuta salire di 75 euro su base mensile, 896 euro su base annua (considerando gli arrotondamenti). Su base annua ed in termini reali, quindi, è come se i consumi fossero scesi di 1.724 euro. Dati sconcertanti”. “Il fatto poi che scenda anche la spesa degli alimentari, che passa dai 477 euro del 2011 ai 468 del 2012, 108 euro in meno su base annua in termini nominali (251 in termini reali), è addirittura drammatico, dato che significa che gli italiani non hanno i soldi nemmeno per acquistare beni vitali e poco costosi come il latte (-4,7% ) ed il pane (-3%) esattamente come ai tempi della guerra.
D’altronde è da anni che si denuncia come le vendite di latte calino a fine mese, ma nessuno ha fatto niente” prosegue l’associazione aggiungendo che “per uscire da questa situazione non basta ritoccare qua e l qualche tassa come sta facendo il Governo Letta, ma va ridisegnato il sistema tributario, aumentando le tasse che rispettano l’art. 53 della Costituzione, ossia quelle progressive, e abbassando tutte le altre”.