Nel mondo delle criptovalute non ci sono vie di mezzo. Le opinioni sono fortemente polarizzate ed è difficile, per gli estranei al settore, districarsi fra le convinzioni dei più agguerriti detrattori e le certezze dei sostenitori di questo mercato.
Gli italiani però sembrano avere le idee abbastanza chiare sulla materia, soprattutto nel Sud. Business People menziona uno studio condotto ad aprile 2022 dal quale emerge che il 31% degli italiani ha già investito in criptovalute, che sono fra le prime opzioni scelte, piazzandosi subito dopo le azioni italiane, con pochi punti di distacco (34%).
A credere in particolar modo in un roseo futuro delle criptomonete sono soggetti di età compresa fra i 18 e i 35 anni e i residenti nel Sud e nelle isole. Prendendo come solo punto di riferimento il mezzogiorno, addirittura la classifica degli investimenti effettuati in passato si stravolge, vedendo le criptovalute al primo posto in assoluto.
La situazione non cambia affatto se si guarda al futuro. Anzi, qui gli investimenti in criptovalute primeggiano, scelti come probabili prossimi investimenti dal 33% degli intervistati, con un distacco di oltre una decina di punti percentuali dalle altre forme di trading.
E che l’apice del successo delle criptomonete sia in un futuro non molto lontano è sempre più probabile, grazie all’aumento dei campi di utilizzo e all’apertura di sempre più aziende ai pagamenti con banconota virtuale. Fra i precursori troviamo sicuramente il mondo del gambling, che come suggerisce questo sito, ha compreso il potenziale vincente dell’accoppiata bitcoin-gioco d’azzardo. Seppure al momento siano ancora poche le piattaforme di gioco che offrono la modalità di pagamento con bitcoin e simili, è molto probabile che con la diffusione a macchia d’olio del loro utilizzo questi numeri crescano in fretta. D’altronde, è da anni che il protagonista di questo settore di mercato è il pagamento mediante portafogli elettronici, in quanto maggiormente garantito e sicuro.
In un settore in cui privacy e sicurezza sono i pilastri fondamentali, una valuta decentralizzata e crittografata sembra la soluzione più calzante. E anche in questo caso, il terreno più fertile sarebbe probabilmente quello del Meridione: secondo quanto riporta Avvenire, la maggior parte degli utenti di gioco d’azzardo online si trovano proprio al Sud, un curioso paradosso trattandosi della parte di penisola con il maggiore divario tecnologico.
Ma, a quanto pare, a prescindere dalle infrastrutture tecnologiche, il Sud è più fiducioso nell’universo digitale e nelle sue potenzialità.