Spesso capita di impiegare la colf fuori dalle mura domestiche. Ma non tutti i casi sono leciti.
- La collaboratrice domestica può andare al supermercato, o in qualsiasi altro tipo di negozio, per fare la spesa. In questi casi la colf è coperta dall assicurazione Inail, compreso anche il tragitto casa-lavoro e casa-negozio.
- Può seguire la famiglia nella seconda casa, ad esempio nel week end¸ per attendere alle cure domestiche. Se dovesse accadere un infortunio, nella denuncia presentata all Inail sarà specificato il luogo dove è accaduto l’evento, chiarendo che si tratta di dimora temporanea.
- Il datore di lavoro può chiedere alla colf di andare a fare le pulizie nella casa di un figlio o comunque di un parente. In questa evenienza la colf non è coperta contro gli infortuni. Non è ammesso che un lavoratore domestico venga assegnato, sia pure in modo temporaneo od occasionale, alla cura di una famiglia diversa. Una colf può senz’altro svolgere più lavori contemporaneamente e questo è un fatto abitudinario per quelle che lavorano a ore. Spesso la stessa colf lavora per due o tre nuclei familiari legati da un rapporto di parentela. Ma i rapporti restano diversi e nessun datore di lavoro è responsabile di quanto accade negli altri rapporti.
Se capita l’incidente, che succede allora alla colf? Per la lavoratrice non ci sono problemi, vale il principio della automaticità delle prestazioni per cui l’Inail è comunque tenuto a pagare le dovute rendite. Il guaio è per il datore di lavoro che dovrà essere sanzionato per aver fatto lavorare una persona senza averla preventivamente denunciata all’Inps.