20150102_171436Antonella Catrambone

Concentrica, così come rappresenta il logo, simbolo del progetto che ha come protagonista la città di Catanzaro ed i suoi talenti artistici, è una iniziativa attorno alla quale ruotano figure che hanno in comune lo stesso punto di riferimento, lo stesso “centro” geometricamente parlando, cioè l’arte intesa nel suo significato più ampio, comprendente ogni attività che porta a forme di creatività e di espressione estetica connessa alla capacità di trasmettere emozioni e messaggi soggettivi con cui gli artisti esprimono e raccontano la propria visione di realtà.

Federica Caglioti (grafica), Anfrea Grosso Ciponte (pittore, visual artist), Fosca Democrito (fotografa), Ehab Alabi Abo Keher (video artista), Laura Stancanelli (scultrice, scenografa e performance), Luca Viapiana (pittore e regista), Saverio Rotundo (scultore) a cui si sono aggiunti Alessandro Badolato (pittore), Matteo Sainato e Katianna Tallarico (fotografi), Francesca Severini sono i protagonisti di una esposizione dedicata alle opere del Maestro Saverio Rotundo detto ‘U Ciaciu, in un allestimento che è un tributo all’estetica di Mimmo Rotella.

La mostra ha anche l’obiettivo di recuperare e valorizzare il patrimonio storico ed artistico della Città mediante l’esposizione di tre sculture in terracotta, create nel 1979 da Angelo Boni per la inaugurazione della Villa comunale ma, finora dimenticate, abbandonate e semidistrutte. Opere di proprietà Comunale, riscoperte un anno fa, riconosciute e riapprezzate nel loro valore storico ed artistico. Opere di una dolcezza, eleganza e qualità volumetrica importante così come definite Stefano Morelli occupatosi della parte curateriale dell’allestimento.

Senza fare distinzione tra il contemporaneo e l’antico poichè tutta l’arte è contemporanea e costituisce motore per la socialità, la politica e la cultura, Stefano Morelli racconta che tale progetto nasce dalla constatazione di fatto che Catanzaro è ricca di arte tant’è che può essere considerata una capitale dell’arte, con un ricchissimo patrimonio storico artistico ed un grande divenire contemporaneo. Nella idea originaria doveva essere una mostra per Luca Viapiana che, pur avendo esposto negli Stati Uniti, era sconosciuto a Catanzaro. Luca effettua lavori su carta termica, diventata la sua peculiarità. Raccoglie scontrini fiscali e crea all’interno di una unica tela uno spaccato di vita quotidiana realizzato con queste testimonianze cartaceee sulle quali dipinge facendo tecniche viste con olio ed acrilico. A Luca è seguita una riflessione: “non si può fare una mostra contemporanea senza rendere omaggio al maestro Saverio Rotundo”, un grandissimo artista locale e nazionale di cui l’Italia tutta deve esserne fiera. Un mastro fabbro ferraio che raccoglie ferri buttati, li lavora costruendo vere e proprie opere d’arte sparse in tutta Italia. Si è voluto porre un grande omaggio intorno al quale sono stati presentati giovani artisti, alcuni esordienti, altri navigati, ma tutti con salde radici in città che fanno di Catanzaro un luogo di arte contemporanea ma dove difficilmente si trovano luoghi di libero incontro e di libero scambio estetico. Ma Concentrica è qualcosa di più, è uno spazio dove ci sono anche artisti musicali, visivi, dibattiti, incontri casuali e studiati e che ha voluto proporre, anche con una certa prepotenza, quello che è il meglio dell’arte che la Città stessa sa produrre, lasciando le porte aperte agi artisti di qualità e valore.

Il risultato è stato sicuramente positivo, caratterizzato da grande aiuto e sostegno morale sia da parte dei privati che della Pubblica Amministrazione. Rivela, infatti, che l’allestimento è stato fatto con i pannelli elettorali del Comune, mentre l’illuminazione è stata ricavata dai vecchi apparati del Museo San Giovanni non più utilizzati e da loro stessi riparati e rimessi in funzione. Il tutto organizzato in un spazio privato del centro storico concesso gratuitamente.

Sempre in onore al maestro Saverio Rotundo è stato esposto il ritratto prodotto da Andrea Grosso Ciconte. Andrea, la considera la sua opera più importante e come tutti gli altri artisti reputa ‘U Ciaciu un vero ideatore, ancora poco considerato ma di cui tutti loro ne chiedono la “istituzionalizzazione” e citando Piero Ciampi afferma: “ha tutte le carte in regola per essere un artista”.

Questa iniziativa ha messo in moto una serie di energie e, grazie anche ad una collaborazione col FAI, è stato programmato un evento straordinario per la Città perché, dopo decenni, sono state esposte nella Basilica della Immacolata, dove sono custoditi, quatto gruppi ceroplasti di una importantissima scultrice, Caterina de Julianis, che risalgono ai primissimi anni del ‘700. Finora poste a 4 metri di altezza proprio ieri sono state mostrate al pubblico in modo da garantirne la fruibilità ed il valore e per la promozione delle quali è stata chiesta la collaborazione di Vittorio Sgarbi.

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