Annunciata la seconda edizione del concorso enogastronomico “Capitan Cooking”, una delle tante fortunate iniziative dell’Asmef (Associazione Mezzogiorno Futuro) guidata da Salvo Iavarone che ha voluto dare la notizia nel corso di una cerimonia svoltasi presso il rinomato ristorante “Il Principe” di Pompei. Ospiti una trentina di amici e collaboratori dell’Asmef che hanno potuto gustare i piatti dello chef Gian Marco Carli: i piatti più amati dai nostri connazionali all’estero.
Mentre la direzione del concorso è affidata alla giornalista Nadia Pedicino, a ricoprire il ruolo di presidente di giuria sarà proprio lo chef de “Il Principe”.
La gara, come la precedente edizione, vedrà sfidarsi gli studenti degli istituti professionali per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera di tutta la Campania, i quali proporranno i piatti tratti dalla tradizione culinaria del Mezzogiorno che hanno permesso la conoscenza del Sud anche all’estero.
Nel corso della serata, sono stati proiettati dei video provenienti da tutto il mondo che hanno illustrato come i nostri emigrati trascorrono il Natale, quali pietanze tradizionali preparano e come si sentono ancora vicini, dopo anni di lontananza, alla loro terra.
“Il recupero delle origini, il percorso che stiamo realizzando come nazione – dichiara Salvo Iavarone – passa proprio attraverso la prospettiva che i nostri connazionali all’estero ci restituiscono.
Da dieci anni l’Asmef organizza rassegne, autofinanziate, itineranti in tutto il sud Italia e all’estero incentrate sulla tematica emigrazione, cercando di valorizzare gli aspetti culturali e imprenditoriali dei territori delle nostre periferie segnati dall’esperienza migratoria”.
Un altro fiore all’occhiello dell’Asmef è “il Premio Eccellenza Italiana” presieduto da Santo Versace e coordinato dal giornalista Massimo Lucidi, che si svolge ogni anno a Washington e dedicato a personalità illustri dell’economia e della cultura, aziende e siti culturali che rappresentano l’Italia nel mondo. “Questo Premio – commenta Massimo Lucidi – accende i riflettori su persone, prima di tutto, ma anche aziende che danno un contributo significativo al cambiamento culturale e sociale affermando i contenuti propri del Made in Italy: cultura, benessere, bellezza, eleganza, passione, innovazione”.