Siringhe e aghi rappresentano oggetti di uso comune, tanto all’interno delle strutture sanitarie quanto tra le mura domestiche, ma anche rifiuti interessati da modalità di smaltimento particolari.
Una siringa usata, infatti, rientra a pieno titolo nella classe dei rifiuti pericolosi ad alto rischio biologico, per via della facilità con cui questo presidio medico può trasformarsi nel veicolo di batteri, virus e altri microrganismi (e dunque di patologie).
Quale è il modo corretto per smaltire aghi e siringhe usate? Come funziona lo smaltimento di questi rifiuti in ambito ospedaliero? E come comportarsi tra le mura di casa?
Scopriamolo insieme.
Come vengono smaltiti siringhe e aghi usati nelle strutture sanitarie: contenitori ad hoc e rigidi protocolli
Ospedali, cliniche, ambulatori, studi dentistici, RSA e centri analisi sono tenuti a seguire preciso protocolli per quanto riguarda la gestione di tutti i rifiuti prodotti, data la sensibilità dei materiali trattati.
Nel caso delle siringhe, come già accennato, diventa fondamentale semplificare le operazioni di smaltimento e garantire in ogni fase la piena incolumità di tutti gli operatori.
Le strutture sanitarie ricorrono a speciali contenitori per rifiuti taglienti realizzati in materiali plastici quali HDPE (polipropilene ad alta densità) e PP (polipropilene), scelti in virtù della loro versatilità, ma soprattutto dell’elevata resistenza (sia agli urti fisici che a molteplici agenti chimici).
I contenitori per la raccolta di siringhe, aghi e altri strumenti acuminati impiegati in ambito medico presentano accorgimenti particolari. Ad esempio, l’apertura, sempre collocata nella parte superiore, è in genere dotata di apposite tacche di varie dimensioni che consentono di separare il cilindro della siringa dall’ago un gesto semplice e sicuro.
Altra caratteristica chiave dei contenitori per taglienti utilizzati in ambito sanitario è la presenza di particolari meccanismi di chiusura che, una volta raggiunto il livello massimo di riempimento, permettono di sigillare ermeticamente l’involucro, rendendone impossibile l’apertura. Questo sistema massimizza la sicurezza nel corso delle successive fasi di trasporto e stoccaggio dei materiali di scarto (che sono in genere avviato al macero mediante incenerimento).
Per segnalarne la presenza ed esplicitarne nel modo più semplice e diretto possibile il contenuto, i contenitori per aghi e siringhe di norma presentano colori molto evidenti (giallo e rosso acceso) e diciture stampate direttamente sulla superficie esterna.
Qual è il modo corretto di buttare siringhe e aghi utilizzati in casa?
Anche tra le mura domestiche, il ricorso a siringhe e aghi può essere comune, specie per le persone che seguono terapie per patologie croniche (come ad esempio il diabete), che richiedono la somministrazione costante di farmaci.
Le regole da tenere a mente sono semplici. In primis, siringhe e aghi, anche in questo caso, rappresentano rifiuti speciali e potenzialmente infettivi. Ciò significa che in nessun caso possono essere avviati al riciclo e che, necessariamente, devono essere smaltati con la raccolta indifferenziata.
Al termine dell’impiego di una siringa monouso, utilizza il cappuccio protettivo (sempre fornito assieme a questo presidio medico) per coprire nuovamente l’ago. Quindi, senza cercare di separare l’ago dal corpo della siringa, gettala nel contenitore dei rifiuti indifferenziati.
Ricorda di non buttare mai siringhe prive di protezione: l’estremità acuminata dell’ago può infatti rappresentare un pericolo per gli operatori ecologici e per tutte le persone che potrebbero venire a contatto con buste e contenitori deputati alla raccolta dei rifiuti domestici.
I contenitori per oggetti taglienti utilizzati in ambito medico sono disponibili anche in formati ridotti per l’impiego tra le mura domestiche (disponibili per l’acquisto online o, in genere, presso tutte le farmacie), una soluzione pratica per chi segue terapie che comportano l’impiego costante di aghi e siringhe. Una volta raggiunto il limite di capienza, i contenitori devono necessariamente essere smaltiti recandosi presso un’isola ecologico o un centro di raccolta autorizzato dal comune di residenza.
Come ulteriori accorgimenti, ricorda di non gettare mai le siringhe usate nella spazzatura senza averle prima riposte in un sacchetto proteggendone l’ago con l’apposito cappuccio, di non inserirle nei contenitori per la raccolta differenziata, di non gettarle nel WC (anche quando di piccole dimensioni) e, naturalmente, di tenere l’eventuale contenitore per la raccolta lontano dalla portata dei bambini. Per queste e altre indicazioni, puoi consultare questa semplice infografica della statunitense FDA.