Palermo, 4 dic. (askanews) - Maxioperazione antimafia stamani a Palermo, dove la Direzione Distrettuale Antimafia ha disposto il fermo di 46 persone sospettate di aver fatto parte di Cosa nostra. I carabinieri del Comando provinciale hanno smantellato quella che si ritiene essere stata la nuova “cupola”, ovvero il vertice di Cosa nostra, quella commissione provinciale palermitana che decideva le “linee guida” della mafia palermitana. Gli indagati sono accusati di associazione mafiosa, estorsioni consumate e tentate, fittizia intestazione di beni, concorso esterno in associazione mafiosa. In manette è finito anche quello che è ritenuto il “nuovo capo” della commissione provinciale, Settimo Mineo, capo mandamento di Pagliarelli.   I contenuti dell'operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle 11 di oggi al Palazzo di Giustizia di Palermo, alla presenza tra gli altri del procuratore nazionale antimafia Cafiero De Raho, del procuratore di Palermo Lo Voi. Xpa

Operazione internazionale di polizia, coordinata dalla Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, che vede impegnate Autorita’ Giudiziarie e Forze di Polizia di Italia, Germania, Paesi Bassi e Belgio, in un’azione comune contro la ‘ndrangheta e le sue proiezioni in Europa e nel Sud America, nei confronti di diversi esponenti di affermate e risalenti famiglie della criminalita’ organizzata calabrese, operanti principalmente nel cuore della Locride.

Sono stati arrestati, in contemporanea, in diversi Stati europei e del Sud America, 90 persone, accusati, a vario titolo, di gravi delitti, fra i quali, associazione dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, associazione mafiosa, riciclaggio, fittizia intestazione di beni ed altri reati, aggravati dalle modalita’ mafiose. L’operazione e’ frutto di anni di intenso lavoro investigativo svolto nell’ambito di una Squadra Investigativa Comune (Joint Investigation Team) costituita presso Eurojust tra Magistratura e Forze di Polizia di Italia, Paesi Bassi e Germania cui hanno aderito, per l’Italia la Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria e Reparti della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza.