di GIULIA SALVATORI
Saracinesche chiuse da ormai più di sette giorni. Danni ingenti per tutte le attività commerciali che si affacciano su quel marciapiede letteralmente ingoiato dalla pioggia. E attività ridotte per tutte le altre. Cittadini e comitati civici che ogni giorno chiedono risposte alle mille domande, che rimangono ancora oggi senza un’adeguata risposta. E, ogni giorno, problemi di viabilità da affrontare con la circolazione deviata in viale dei Pini, una strada assolutamente inadeguata a sostenere il traffico che prima attraversava viale Colli Aminei. Il prezzo che i napoletani continuano a pagare per la cattiva gestione delle strade e degli spazi pubblici è sempre molto alto senza che sia data loro nessuna assistenza e nessuna reale risposta.
E ora, dunque, i commercianti della zona chiedono il loro riscatto e che vengano accolte le loro istanze. I lavori nella grande arteria di collegamento con la zona ospedaliera, ferita al cuore a seguito delle abbondanti piogge della settimana scorsa, sono cominciati e andati avanti, finora, nell’incertezza totale. Ancora nulla si sa su chi potrebbe avere delle responsabilità nell’accaduto, e soprattutto non si sa nulla sui tempi in cui la strada sarà, finalmente, praticabile in entrambi i sensi di marcia. E così i commercianti hanno cominciato la loro battaglia legale e hanno presentato una diffida indirizzata al Comune di Napoli, nella persona del sindaco Luigi De Magistris, all’Amn, alla Napoletanagas e alla Telecom Italia proprio per cercare di accertare le responsabilità.
Con la diffida, a firma dell’avvocato Fausto Iarrobino, si “avanza formale richiesta di risarcimento di tutti i danni subiti e subenti sia all’unità immobiliare sia all’attività commerciale. In virtù a quanto accaduto – recita l’atto – i miei assistiti sono stati impossibilitati ad aprire il loro locale commerciale in quanto la zona antistante lo stesso era transennata. Si invita, per quanto di vostra competenza, all’immediata messa in sicurezza dello stato dei luoghi nonché al ripristino di tutti i luoghi danneggiati per permettere il ripristino delle attività commerciali”.
La situazione in cui versava il suolo pubblico era già di pericolosità, da qualche tempo, infatti, il comitato “Napoli positiva” aveva denunciato la pessima esecuzione dei lavori “di scavo e ripristino delle trincee stradali”. Nei mesi scorsi, infatti, l’associazione era più volte intervenuta denunciando la situazione di gravità che si era venuta a creare dopo che erano state predisposte le opere per realizzare una rete filoviaria ai Colli Aminei. Posizione che è stata ribadita anche dalla presidente della circoscrizione Giuliana di Sarno che ha continuato a chiedere “il blocco dei cantieri per accertare prima le responsabilità di quanto accaduto e solo dopo andare avanti con il progetto dei filobus”.
“La cosa più grave – denuncia l’avvocato Iarrobino – è che non esista una piantina dei lavori che sono stati eseguiti nel corso del tempo su quel tratto di strada. Ognuna delle aziende che ha fatto i lavori li ha eseguiti in totale autonomia, senza avere un’esatta consapevolezza della situazione preesistente al suo intervento. E quindi, ognuna delle ditte che abbiamo coinvolto nella diffida potrebbe aver arrecato dei danni. E, quindi, aver causato lo smottamento. Ora è arrivato il momento per i miei assistiti di aver un riscatto per la situazione di disagio che ormai da troppi giorni vivono”.
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