“Un’eventuale levata di dazi non ci penalizzerà molto. L’export di Piaggio verso gli Stati Uniti vale meno del 5% del nostro fatturato”. E’ quanto dichiara Roberto Colaninno, presidente e amministratore di Piaggio, in un’intervista a ‘Il Corriere della Sera’ commentando la notizia che gli Stati Uniti stanno considerando di mettere dazi del 100% su 90 prodotti tra cui la Vespa, in relazione al bando Ue all’importazione di carne bovina Usa trattata con gli ormoni. Colaninno, comunque, non capisce come mai tale misura protezionistica dovrebbe riguardare i suoi scooter. “Che cosa c’entra la Vespa con la carne? Noi esportiamo pochi scooter negli Usa. Questa crociata protezionistica ci procura più un danno di immagine che finanziario. Probabilmente ci hanno tirato in ballo perché la Vespa è un simbolo, un nome conosciuto in tutto il mondo”. Intanto ieri in Borsa a Milano, dopo la notizia, il titolo Piaggio è arrivato a perdere fino al 3%, per poi chiudere a -0,53%. “Che cosa dobbiamo fare? Non possiamo fare la guerra all’America – argomenta ancora Colaninno – Speriamo che si sgonfi tutto. Comunque non sono sicuro che saremo toccati. Piaggio produce le Vespe anche in Vietnam. E non è ancora chiaro se questi nuovi dazi colpiranno il marchio e i codici che identificano i prodotti o il Paese che li produce. Perché se fosse una misura contro il Paese, noi potremmo aggirarla facilmente vendendo in America le Vespe prodotte in Vietnam”.