Di Laura Bercioux
Pino Daniele ci ha lasciato all’improvviso come il suo amico Massimo, il suo cuore non ha retto…o ssaje comme fa o core…canzone con Massimo Troisi. Il Sindaco di Napoli ha proclamato lutto cittadino per il giorno dei funerali e le bandiere oggi sono a mezz’asta. L’uomo in blues che ha segnato la storia della musica se n’è andato. La sua voce sporca, unica, graffiante, la sua chitarra, la sua Napoli con “Napule è” è il nostro inno cittadino. Pino era amato nel mondo, anche ad Harlem lo applaudivano e andavano ai suoi concerti. La città oggi ha perso un figlio, ha perso un’anima che aveva tutti i colori di Napoli. Non c’è un napoletano che non porti nel suo cuore una canzone di Pino Daniele, non c’è artista che non lo ricordi.
C’è dolore nel mondo della musica, c’è dolore in città. Pino Daniele ha cantato la sua città, la napoletanità dal profondo delle sue viscere. Ha cantato l’amore. Ha cantato l’inferno e il paradiso di Napoli.
Nello Daniele, fratello di Pino lascia il suo messaggio:Tu che mi hai insegnato molto…anche se ci vedevamo poco..per me sei stato e lo sarai sempre …il mio punto di riferimento nella vita !!! Mi ha gelato il cuo…re …come è quando me lo hanno fermato e gelato qualche mese fa in ospedale ..per lo stesso intervento che avevi avuto tu anni fa.. ma la differenza era che quando mi sono risvegliato ..avevo la tua mano che teneva la mia …proprio come un vero fratello maggiore …che per tanti anni lo desiderato .!!! L’ultima volta che mi hai guardato negli Okki …e stato qualche giorno fa Sul tuo palco …si sul tuo perché quello non te lo toglierà mai nessuno .!! Ti spetta di diritto…perché tu sei il palco tu sei …le luci..I mixer lo strumento …il publico ..praticamente ßei tutti noi !!! Ciao Fratello grazie per tutte le cose che ci hai regalato !!ci vediamo presto TVB. Ci hai salutato così …come volevi!!!E poi, qualche pensiero raccolto qua e là….”Amici ho appena ricevuto una notizia che non avrei mai voluto darvi. Pino Daniele ci ha lasciato. Mi dispiace, ma in questo momento non trovo altre parole.
Fiorella Mannoia”. “È caduto anche l’ultimo Pino, le cartoline di Napoli sono finite….Flavio Pagano. “Piango…. non ci credo… nel vortice dei miei pensieri. Buon viaggio Pino, caro vecchio amico mio!!!!! Carmine Aymone”.. “Anche Pino Daniele se ne è andato. In punta di piedi. All’ improvviso. Silenzio. Dolore. Nostalgia. Preghiera. Pino caro, il Signore ti accolga tra le Sue braccia. E tu, da lassù, continua a cantare la bellezza di Napoli e i suoi problemi. Un abbraccio grande quanto il sole, Pino.
Padre Maurizio Patriciello”. “Cià Pinù. Con te se ne va un pezzo della mia vita. Le prime note sulla chitarra: Terra mia, Furtunato, Cammina Cammina, Alleria, Quanne chiove Napul’è… L’acquisto mattutino al Corso Novara per prendere il vinile appena uscito, fresco, profumato di note magiche, la corsa folle verso casa per appoggiarlo sul piatto e sentirlo 1000 volte in pochi giorni. Le notte passate in macchina con Enzo insieme alla tua arte, colonna sonora sullo sfondo di una Napoli avvolta dal buio. Accompagnavi i nostri sogni, i nostri amori, i nostri dolori, i nostri viaggi veri e quelli interiori. I concerti: il Collana, al San Paolo, Cava, Roma, Firenze. Con gli amici di sempre: O’cap’e bomba, Conte, Carmine, Antonio, Tiziano. Quella volta a Firenze. Le tue frasi le ho regalate, scritte sul diario, cantate fino alla noia, perché l’arte è di chi ne ha bisogno. La mia prima intervista. 10 minuti a farfugliare e 5 ore per realizzare che ti avevo intervistato. Grazie di tutto Pinù. La tua musica immortale renderà meno doloroso saperti lontano, ma oggi uno dei mille culure di Napoli si è spento per sempre.
Giuseppe Argiuolo”. E come dice Federico Vacalebre che sul Mattino ci ha regalato un’intervista con la voce di Pino… “è il pezzo che non avrei mai voluto scrivere”.Ciao Pino. Oggi siamo tutti neri a metà.