“Qualità e rigenerazione sono gli elementi caratterizzanti questa bozza di variante al Prg per il Centro Storico che gli uffici comunali hanno elaborato, offrendo alla Città uno strumento capace di coniugare le azioni di recupero e consolidamento dell’edilizia privata con le grandi linee di strategiche di sviluppo riconnettendo il mare e il suo porto all’area urbana come già avviene per altri grandi città italiane come Genova o Trieste. Accoglieremo proposte e suggerimenti ma poichè questa città deve riprendere a correre senza perdere altro tempo, già nei giorni a ridosso della festa di Sant’Agata faremo una sintesi delle valutazioni emerse e trasmetteremo gli atti al consiglio comunale”. Lo ha detto il sindaco Enzo Bianco intervenendo nella Vecchia Dogana del Porto di Catania dove su iniziativa dell’assessorato all’urbanistica retto da Salvo Di Salvo sono stati illustrati alla Città le linee guida della variante “Centro Storico” al Piano Regolatore Generale.
“La rigenerazione senza cementificazione ma puntando alla qualità degli immobili, con il recupero del centro Storico – ha proseguito il sindaco Bianco- arriva subito dopo l’adozione del nuovo regolamento edilizio che fissa criteri di risparmio energetico e prevenzione del rischio sismico. Un atto che è già stato vistato anche dalla Regione. Adesso possiamo realizzare, assieme a quanti vogliono dare il loro contributo propositivo, il disegno complessivo di una Città che si riappropria del proprio destino in un’ottica di sviluppo metropolitano. Uno strumento urbanistico sovra comunale sarà lo sbocco di questa intuizione strategica che proietta il capoluogo e il territorio che lo circonda in una visione più moderna e adeguata alle nuove sfide del nostro tempo, liberando finalmente le grandi potenzialità di una vasta area che è la settima d’Italia per numero di abitanti”.
Dal canto suo l’assessore all’Urbanistica e al Decoro Urbano Salvo di Salvo ha evidenziato: “Grazie alla partecipazione attiva dei vari interlocutori, all’intero consiglio comunale si e’ potuto concretizzare un risultato che è patrimonio di tutta la città. Gli uffici dell’Urbanistica hanno svolto un lavoro straordinario per affrontare il tema della variante al centro storico ma è chiaro che mutamenti sull’assetto territoriale della città devono essere garantiti da procedure di trasparenza e condivisione civica in linea con i principi di cittadinanza attiva. Nel merito –ha aggiunto Di Salvo- voglio evidenziare che la scelta di promuovere questo forum cittadino proprio alla Vecchia Dogana, segnala la voglia di un rapporto riconciliato tra porto e citta’, opportunamente legato al nuovo assetto territoriale della variante urbanistica, strumento di rigenerazione sociale, economica e turistica”. L’assessore Di Salvo ha anche reso noto la bozza della proposta del centro storico, da lunedì 22 dicembre sara’ pubblicata sul sito del comune di Catania ed eventuali osservazioni e proposte potranno essere inoltrate via email all’indirizzo:variantecentrostorico@comune.catania.it o recandosi direttamente presso l’assessorato all’urbanistica, previo appuntamento, per essere opportunamente valutate sempre nell’intesa di strutturare un provvedimento condiviso.
La valenza unitaria degli interventi che si stanno effettuando nella zona portuale con quelli per il Centro Storico sono stati evidenziati dal commissario straordinario dell’Autorità Portuale Cosimo Indaco, mentre il Magnifico Rettore Giacomo Pignataro ha evidenziato l’importanza della collaborazione tra Comune e Università “per valorizzare numerose aree ed edifici che insistono nel centro storico per contribuire a fare di Catania una città Universitaria in grado di accogliere e offrire servizi ottimali agli studenti che frequentano l’ateneo”.
Con la relazione sugli elaborati l’impianto della variante urbanistica è stato illustrato dall’architetto Rosanna Pelleriti, dirigente del Servizio Pianificazione del Comune. In dettaglio è stato evidenziato come “il nuovo strumento urbanistico interviene a tutela e conservazione del patrimonio architettonico storico, e culturale, incidendo positivamente sulla qualita’ urbana dell’edilizia presente in centro storico, rigenerando il tessuto edilizio che negli anni e’ stato oggetto di alterazioni,degrado e abbandono, incompatibili con il contesto globale del nostro centro storico della citta’, dichiarato patrimonio dell’Unesco, sin dal 2002”.
Nel merito sono stati analizzati, 433 isolati per un totale di 6000 unita’ edilizie, su un’estensione di superficie pari a 241 ettari; essenzialmente la citta’ ricostruita dopo il terremoto del 1693 e cioe’quella settecentesca e ottocentesca. Sulle unita’edilizie sono stati fatti i rilievi catastali e fotografici permettendo cosi’ la classificazione delle edilizie storiche e contemporanee, individuando in modo dettagliato le tipologie di intervento edilizio che si potranno’ effettuare sulle singole unità, garantiscono certezze procedurali, regole ben definite, responsabilità condivise. All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, il Presidente del Consiglio comunale Francesca Raciti, il Vice Presidente vicario Sebastiano Arcidiacono, il presidente della commissione consiliare urbanistica Rosario Gelsomino oltre a diversi consiglieri comunali, rappresentanti di categorie e ordini professionali, associazioni ambientaliste, l’Ance, le forze sociali e sindacali di categoria, le espressioni del mondo della cooperazione, dell’artigianato, dell’agricoltura, del commercio, degli agenti immobiliari e della Sovrintendenza. Nel dibattito coordinato dall’Arch. Gabriella Sardella Responsabile della Direzione Urbanistica e Decoro Urbano del Comune di Catania, sono intervenuti il Prof. Carlo Colloca del Dipartimento Scienze Politiche e Sociali Università degli Studi di Catania, la Prof.ssa Tiziana Cuccia del Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Catania, il Prof. Paolo La Greca del Dipartimento Ingegneria Università degli Studi di Catania, il Prof. Eugenio Magnano di San Lio della Struttura Didattica Speciale di Architettura -Siracusa- Università degli Studi di Catania.