Il 25 gennaio di 2 anni fa scompariva nel nulla, al Cairo, il ricercatore friulano il cui corpo senza vita, segnato da sevizie e torture, è stato ritrovato il 3 febbraio. Due anni senza verità la verità che torna a sollecitare la madre di Giulio regeni, Paola. Oggi manifestazioni e appuntamenti in cento piazze per non dimenticare. Cento piazze da Milano a Palermo da Roma a Fiumicello, in provincia di Udine, il paese di Giulio.
Si ritroveranno questa sera per chiedere più che mai verità. Quella verità che dopo due anni non arriva mentre questa terribile storia continua ad essere segnata da false verità e depistaggi. L’ultimo, la lettera anonima poi bollata come assolutamente fasulla dai magistrati egiziani, secondo la quale Giulio, dopo l’arresto da parte del servizio segreto civile, sarebbe stato torturato dagli 007 militari.
Ancora un tassello dunque di una vicenda alla quale da sfondo lo scontro interno alle forze di sicurezza egiziane, che ha reso inizialmente faticosa la collaborazione tra magistrati italiani e quelli del Cairo e rende lento il cammino di un’indagine che in ogni caso vede sul tavolo della procura di Roma una decina di nomi dei funzionari egiziani i quali avrebbero avuto un ruolo nel rapimento e nella brutale uccisione di Giulio.