E’ scontro senza esclusione di tweet tra Roberto Saviano e il Presidente della Gori, la società che gestisce il servizio idrico integrato nell’ambito territoriale della provincia di Napoli. Il noto scrittore via social network aveva definito la nomina al vertice di Laboccetta, come ‘vergognosa’ perché “espressione della peggiore politica, si deve pretendere la rimozione di Laboccetta dalla dirigenza Gori. Il silenzio del Pd su questa nomina è assordante”. La risposta di Amedeo Laboccetta non si è fatta attendere e in una nota ha duramente replicato: “Non raccolgo le provocazioni di Saviano, che, attraverso due tweet, ieri ha tentato di criminalizzare e demonizzare la mia persona. Propongo invece al grande censore nazionale un pubblico confronto su qualsivoglia tema che affligge la società, e in particolare quella del mezzogiorno d’Italia, anche da tenersi, se gli fa più comodo, nella tana di Santoro e Travaglio, o in quella a lui più congeniale di Fabio Fazio”.
Laboccetta continua: “Vogliamo parlare di acqua? Pronti! I temi sono altri? Scelga! Di gioco legale? Non scappo. Di informatica e di reti telematiche? Sono qui! Della mia vita politica e delle mie frequentazioni? Non ho nulla di cui vergognarmi, né tantomeno da rinnegare. Credo da sempre nel dialogo ma non sopporto sono i falsi moralisti e i presuntuosi, gli arroganti, i giacobini del terzo millennio e, soprattutto, coloro che parlano con spocchiosa saccenteria”. Il Presidente della Gori, che non esclude azioni legali contri chi “infanga il territorio di Napoli e della sua provincia”, continua: “Resto in attesa di sapere se il ‘grande’ Saviano accetterà il confronto o se continuerà invece a fare il ‘coniglietto’ con i suoi monologhi e le sue tribune mediatiche, senza mai affrontare un “duello” ad armi pari”. La conclusione di Amedeo Laboccetta non poteva che essere “Regalerò a Saviano una ‘boccetta’ d’acqua GORI, un’acqua buona e pulita così come è stata finora la mia vita di uomo, padre, professionista e politico”