Cinque persone sono state arrestate dai carabinieri nel casertano con l’accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso, tra glia arrestati Attilio Pellegrino, il luogotenente del boss dei casalesi Michele Zagaria. I carabinieri della compagnia di Capua hanno dato esecuzione ad un’ordinanza do custodi cautelare nei confronti di cinque indagati, in relazione ad una vicenda di tentata estorsione, emessa dal gip del tribunale di Napoli su richiesta della procura, direzione distrettuale antimafia. E’ stata riconosciuta l’aggravante del metodo mafioso, perché – spiega la procura partenopea – gli arrestati per rafforzare le pretese estorsive evocavano il riferimento al clan del boss Michele Zagaria, ritenuto esponente di spicco dei Casalesi.
Gli arrestati sono Attilio Pellegrino, Tommaso Nuzzo, Pasquale Nuzzo, Francesco Sparago, e Anna Annunziata, ai domiciliari. L’indagine, avviata con la denuncia della vittima, un imprenditore dell’alto casertano operante nel settore degli idrocarburi, è stata condotta dal nucleo operativo di Capua e della stazione carabinieri di Pietramelare, con metodi tradizionali: appostamenti, pedinamenti, controlli e riscontri di polizia giudiziaria. Le indagini, coordinate dalla Dda di Napoli, ha documentato – sottolinea la procura – che i cinque indagati, non hanno pagato una fornitura di gas da 42mila euro, effettuata da una società di fatto riconducibile ad uno degli indagati, costringendo la vittima ad accettare ad estinzione del debito la restituzione di una quota di gas notevolmente inferiore al dovuto, del valore di circa novemila euro.