Cancellati gli scatti d’anzianità per gli insegnanti. Con il ministero dell’Economia chiede la restituzione delle somme pagate nel 2013 a docenti e personale amministrativo: dal cedolino di gennaio vuole procedere al “recupero” di 150 euro lorde al mese. Ed è subito bracciodi ferro fra il ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza e il numero uno di via XX settembre Fabrizio Saccomanni. La prima ha sollecitato via lettera una rapida retromarcia, sulla quale si allineato il leader del Pd Renzi secondo cui “siamo su Scherzi a parte”. Il Tesoro invece parla di “atto dovuto”, anche se non chiude la porta a una soluzione “se si trovano le risorse”. La questione nasce dall’applicazione del Dpr 122 del settembre 2013 che ha bloccato per tutto il 2013 sia il rinnovo del contratto nazionale di lavoro, sia gli automatismi che fanno crescere lo stipendio. Il Dpr è entrato in vigore a novembre e dunque, dice via XX settembre le somme già erogate – per un vuoto legislativo di alcuni mesi – vanno restituite. Da qui le istruzioni del Mef che porterebbero al recupero automatico degli scatti. Una situazione che riguarderebbe circa 80mila lavoratori della scuola. Gli scatti di anzianità sono stati bloccati per la prima volta nel 2010 per tre anni. Poi la trattativa con i sindacati ha recuperato gli importi per il 2010 e 1011. All’Aran, ha sottolineato ancora Carrozza, è in corso la trattativa per il recupero del 2012.