E’ scattato stamattina all’alba il blitz dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta, che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 7 persone, di cui 3 sottoposti alla custodia in carcere e 4 agli arresti domiciliari, gli indagati sono responsabili dei reati di turbata libertà degli incanti e corruzione, tutti aggravati dal metodo mafioso. L’attività d’indagine, coordinata dai magistrati della Procura della Repubblica di Napoli-Dda, si è sviluppata attraverso intercettazioni telefoniche ed ambientali, riprese video, servizi di osservazione e pedinamenti e riscontri di natura documentale, costituisce ulteriore sviluppo di una più ampia attività investigativa partita dalle imprese di Angelo Grillo, imprenditore legato al Clan Belforte di Marcianise, che ha già consentito al GIP del Tribunale di Napoli di emettere complessivamente 56 ordinanze di custodia cautelare, nei confronti di altrettanti soggetti in diverse operazioni susseguitesi nei mesi scorsi.
Di particolare importanza il contenuto di diverse conversazioni, intercettate sulle utenze in uso agli indagati, e le dichiarazioni di alcuni indagati nell’ambito della stessa attività di indagine, supportate dagli accertamenti di natura documentale, da cui è stato possibile muovere nuove contestazioni a Angelo Grillo e a suo figlio Roberto, nonché a suoi collaboratori già colpiti da precedenti ordinanze di misura cautelare. Secondo la ricostruzione accolta dal giudice per le indagini preliminari: “è emersa, in primo luogo – si legge nella nota – l’esistenza di cointeressenze fra Angelo Grillo e Maria Cristina Tari, detta Letizia, Sindaco del Comune di Roccamonfina, che affidava, attraverso plurime violazioni di legge, previa assunzione di due persone e la successiva elargizione di un contributo di Euro 1.000 a favore la Pro-Loco di Roccamonfina, il servizio provvisorio di raccolta e smaltimento rifiuti urbani alle società “ECOSYSTEM 2000 s.r.l.” e “FARE L’AMBIENTE”, ditta di fatto di proprietà di GRILLO Angelo. Risulta inoltre – scrive il gip – che gli indagati, agendo anche in violazione dei doveri di efficacia, imparzialità, parità di trattamento, trasparenza, proporzionalità (artt. 97 Cost. e 27 Cod. Appalti) inerenti alle loro funzioni di pubblici ufficiali, nonché, abusando della loro qualità, per agevolare le imprese coinvolte hanno procurato un ingiusto profitto patrimoniale di rilevante importo in quanto la precedente ditta assegnataria •del servizio di raccolta dei rifiuti percepiva un importo mensile inferiore (circa 22.900 euro) rispetto a quello concordato poi con la ditta di GRILLO la Ecosystem 2000 s.r.l. (circa 25.000 euro).
La medesima misura cautelare è stata notificata anche a Assunta Mincione, factotum nonché persona di fiducia dell’imprenditore Angelo Grillo che, secondo l’ipotesi accusatoria, oltre al coinvolgimento nei fatti relativi all’appalto del Comune di Roccamonfina, ha concorso anche a turbare la gara d’appalto per la raccolta dei rifiuti nel Comune di S. Maria a Vico ed a corrompere amministratori pubblici di quel comune. Si fa presente che per tale fattispecie delittuosa è già stata eseguita altra misura cautelare nei confronti di diversi soggetti, tra cui Grillo Angelo, il figlio Grillo Roberto, la convivente Lauritano Anna e il Vice Sindaco del Comune di Santa Maria a Vico, Savinelli Ernesto. Inoltre il provvedimento cautelare odierno è stato notificato anche ad un altro dipendente delle società di GRILLO, LUCIANO Sergio, il quale è accusato, spendendo il nome del padre, alto ufficiale della Guardia di Finanza in congedo, di avere contribuito illecitamente a far ottenere l’affidamento del servizio di raccolta di rifiuti solidi urbani del comune di Roccamonfina alla società riconducibile sempre ad Angelo Grillo.