– Resta in carcere il 38enne residente nel Parco Verde di Caivano fermato ieri, in esecuzione di un provvedimento emesso dalla Procura di Napoli Nord, per violenza sessuale aggravata nei confronti di un minore. Lo ha deciso il gip che, dopo l’interrogatorio dell’indagato in sede di convalida, ha emesso un’ordinanza cautelare in carcere.

L’episodio si colloca, pur essendo del tutto autonomo, nel contesto investigativo riguardante la vicenda della morte della piccola Fortuna Loffredo, la bimba di 6 anni caduta da un balcone il 24 giugno scorso e che, come emerso dall’esame autoptico, da tempo subiva “abusi cronici”.

L’uomo fermato ieri era stato identificato il giorno della morte di Fortuna in quanto fu la prima persona ad averle prestato soccorso dopo la misteriosa caduta dai piani alti del palazzo.

Proprio in considerazione del fatto che il 38enne aveva prestato i primi soccorsi alla bimba, l’aveva sollevata da terra e trasportata al pronto soccorso, e ipotizzando che potesse essere a conoscenza, in qualche modo, della dinamica della precipitazione e di altri significativi aspetti della vicenda, la Procura di Napoli Nord ha proceduto a mirate attività  investigative nei suoi confronti, anche con l’utilizzo di mezzi tecnici.

Da tale attività  investigativa è emerso nei confronti dell’uomo “un grave quadro indiziario – si legge in un comunicato stampa – circa la commissione del delitto di violenza sessuale aggravata nei confronti di un’altra minore, episodio che non appare presentare alcun profilo di connessione o collegamento, se non di mera occasionalità , con la vicenda della morte della piccola Fortuna”.