A soli tre mesi dalle cruciali elezioni comunali, la città di Bari si ritrova al centro di una bufera politico-giudiziaria che potrebbe portare allo scioglimento del suo consiglio comunale. In una mossa che ha scosso l’amministrazione cittadina, il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha annunciato al Sindaco Antonio Decaro l’avvio di un’indagine speciale, con la costituzione di una commissione incaricata di esaminare i documenti dell’ente per valutare possibili infiltrazioni mafiose.
Questa decisione arriva in seguito a una specifica richiesta da parte di esponenti del centrodestra, subito dopo un’importante operazione della Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) di febbraio. L’operazione ha portato alla luce le attività criminali del clan di Savinuccio Parisi, culminate nell’arresto di Carmen Lorusso, consigliera di maggioranza precedentemente eletta con il centrodestra e successivamente passata alle file della maggioranza, insieme a suo marito Giacomo Olivieri, ex consigliere regionale.
Il Ministero dell’Interno ha definito l’azione “un atto necessario” per garantire la trasparenza e l’integrità dell’ente municipale. Tuttavia, il Sindaco Decaro ha reagito con forte disappunto alla notizia, descrivendo la decisione come “un atto di guerra nei confronti della città di Bari”, evidenziando la tensione crescente all’avvicinarsi del voto di giugno per il rinnovo del consiglio.
La commissione, formata da tre funzionari e nominata dal Prefetto Francesco Russo, dispone ora di tre mesi per analizzare in dettaglio i documenti raccolti nell’ambito dell’indagine, un periodo durante il quale la città di Bari rimarrà sospesa in attesa di verità e chiarimenti, con possibili implicazioni profonde per il suo futuro politico e amministrativ