Pier Luigi Bersani dovrà rimanere altri 5 giorni in rianimazione per prevenire possibili complicazioni e poi svolgerà un “decorso in un altro reparto all’interno dell’ospedale”. È quanto emerso nel nuovo bollettino medico diffuso dai medici del nosocomio di Parma in cui è ricoverato l’ex leader democratico. Una decisione, quella dei sanitari, conforme a quanto prevede il protocollo e considerato anche che c’è ancora “un rischio di ischemia”. Le condizioni dell’ex segretario Pd restano dunque stabili. Fra le cause dell’emorragia, hanno inoltre affermato i medici, “non si possono escludere” cause da stress. Bersani, avevano affermato ieri i sanitari, “resta senza sedazione farmacologica, mantenendosi sveglio, collaborante e privo di deficit neurologici”. L’ex segretario continua a ricevere con il passare delle ore attestati di vicinanza e auguri di pronta guarigione. Nella serata di lunedì è stata la volta di Matteo Renzi che ha detto di aspettare il suo predecessore per “tornare a discutere e anche a litigare”