Sono già sul tavolo del Procuratore della Repubblica di Napoli Giovanni Colangelo le trascrizioni dei verbali di udienza in cui Silvio Berlusconi aveva detto: “La magistratura è incontrollata, incontrollabile, irresponsabile e ha l’impunità piena”. Si tratta dell’epilogo di un botta e risposta con il presidente della sesta sezione del Tribunale Giovanna Ceppaluni, di fronte alla quale si celebra il processo che vede tra gli imputati Valter Lavitola. L’ex Premier aveva ricevuto una serie di quesiti sulle telefonate fatte al manager di Impregilo. “Non riesco a capire le ragioni di queste domande” era stata la reazione di Berlusconi subito però redarguito dal giudice: “Non c’è proprio alcun bisogno che lei capisca”. Dunque le parole stizzite del leader politico. Secondo quanto apprende il VELINO l’appuntamento per valutare le frasi di Berlusconi è per lunedì o martedì. Le trascrizioni del verbale di udienza sono pronte e dovranno essere vagliate dal capo dell’ufficio giudiziario Giovanni Colangelo insieme con i pm presenti in aula: il Procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli e il sostituto Henry John Woodcock. Solo dopo aver letto con attenzione le frasi pronunciate dall’ex Premier si valuterà se procedere per il reato di oltraggio a magistrato in udienza.
Al Palazzo di Giustizia di Napoli “non c’è alcuna fretta, ma si attende la lettura del verbale. E’ un dovere dei pm valutare se ci siano elementi che configurano il reato anche alla luce delle prescrizioni del Tribunale di Sorveglianza di Milano che vietava a Silvio Berlusconi di pronunciare frasi contro la magistratura in virtù della concessione dell’affidamento in prova ai servizi sociali”. Possibile dunque che dopo aver letto il verbale in Procura a Napoli ci sia una trasmissione per ‘competenza’ a Milano? “Non è affatto da escludersi”. Sulla questione il VELINO ha interpellato Niccolò Ghedini legale di Silvio Berlusconi. “Io ero presente ai fatti e non è ipotizzabile il reato in questione. L’art. 342 del codice penale specifica che per procedere per oltraggio, deve esserci un’offesa al magistrato, nel caso di Napoli si è trattato invece di un’affermazione sulla magistratura in generale”. Quanto alla possibilità che ci siano riflessi sull’affidamento ai servizi sociali, l’avvocato Ghedini dice chiaramente: “Ritengo che sia assolutamente escluso. Nel caso contrario lo troverei singolare perché io conosco il contenuto della motivazione del Tribunale si Sorveglianza, che certo non può vietare a un cittadino il diritto di critica. E il Presidente Berlusconi a Napoli non è stato offensivo ma critico”.