Bassolino ha parlato a lungo durante la presentazione del libro di Chiocci e Di Meo “De Magistris.Il Pubblico Mistero”. Trenta minuti circa sul sindaco di Napoli De Magistris, ma anche sulla politica e su Berlusoni: “Io da sindaco e presidente di Regione ha dichiarato l’ex presidente della Campania – anche discutendo, ho sempre lealmente collaborato con Berlusconi. Al di là dei partiti politici, un sindaco e un presidente della Regione devono sempre coordinarsi con chi è a capo del Governo. Il problema serio – ha poi continuato Bassolino – è che la sinistra non ha mai sconfitto Berlusconi politicamente in campo aperto ed è un passaggio che il centrosinistra deve fare, altrimenti nelle viscere della gente resta l’idea che non è stato mai sconfitto nè politicamente, nè elettoralmente”.
“Mai entrare in personalizzazioni ma solo fatti politici”. Comincia così la lunga arringa dell’ex sindaco di Napoli, ex presidente della Campania e attuale presidente della Fondazione Sudd che approfittando della presentazione del libro del direttore del Tempo Gianmarco Chiocci e del giornalista e scrittore Simone Di Meo. Antonio Bassolino, dopo aver elogiato il lavoro serio dei due giornalisti ha tenuto la platea in silenzio per mezz’ora: ”Ho sempre avuto rispetto per gli avversari politici – ha cominciato Bassolino – avversari sempre, nemici mai. Siamo come un pasticcio di marmellata politicamente. Per comuni responsabilità di destra e sinistra, siamo lontani dalla Germania e dalla Francia, perchè non siamo capaci di discutere sui temi del Paese mantenendo rispetto”. Bassolino ha ricordato dei suoi anni al potere, di quando era sindaco di Napoli e presidente campano e poi ha lanciato un affondo nei confronti dell’attuale primo cittadino napoletano: ”Filo che unisce la prima e la seconda vita è quello delle liti e delle rotture impressionanti. De Magistris – ha spiegato – litigava con tutti i suoi colleghi prima da magistrato e ha litigato con i tutti i suoi alleati ora che è sindaco”. Poi risale al tempo della vittoria di Luigi De Magsitris e della sua rivoluzione arancione: ”Bisogna riconoscere che politicamente ha avuto un grande fiuto. È stato furbo a non candidarsi in regione. Poi non ha voluto partecipare alle primarie del Pd, che sono state un disastro. A quel punto – ha continuato l’ex sindaco Bassolino – De Magistris comprende e aspetta. C’è il suicidio del centrosinistra e lui si candida a sindaco. Per me era chiaro che si sarebbe andati al successo di De Magistris”. Bassolino conclude poi il suo discorso con la maggioranza che De Magistris è riuscito a conquistare e a perdere: ”In Consiglio comunale ora ha una maggioranza che si forma di volta in volta. Nel momento del suo insediamento una maggioranza enorme. Così forte come non c’è mai stata, nemmeno ai miei tempi. Il problema è che in appena due anni e mezzo non c è più”.