Arriva la stangata da parte della Consob all’intero cda di Banca Etruria, che dal 2012 al 2014 ha messo in vendita una serie di bond rivelatisi poi tossici nascondendo la grave situazione finanziaria e senza fornire adeguate informazioni ai clienti. Multe per circa un milione complessivo, con Pierluigi Boschi, padre del sottosegretario Maria Elena, tra i sanzionati. Il giudizio della Consob quindi è particolarmente duro e fa riferimento anche ai rilievi effettuati da Bankitalia sui conti di Etruria nel luglio 2012 e nel dicembre 2013, nascosti dall’istituto ai propri clienti. Etruria è solo l’ultimo caso di condanna nei confronti di vertici di istituti bancari negli ultimi anni: ispezioni e provvedimenti sia di Bankitalia che di Consob hanno in molti casi dato il via alle inchieste della magistratura, qualcuna già arrivata al processo di primo grado, altre in corso. Ci sono vari filoni di indagine in corso. Per uno di questi, nell’ottobre del 2014, si è concluso il processo di primo grado, con la condanna a 3 anni e 6 mesi di reclusione ciascuno per Giuseppe Mussari e Antonio Vigni. C’è poi il caso del Credito Fiorentino, che vede Denis Verdini impicato e già condannato dal tribunale di Firenze, e quello di Carige, con Giovanni Berneschi alla sbarra; senza dimenticare l’inchiesta penale sui vertici della Vicenza e le multe di Consob agli ex vertici di Veneto Banca.