Il Tar di Catania ha disposto il reintegro di Manlio Magistri all’Azienda sanitaria provinciale di Messina. I giudici hanno, dunque, sospeso il procedimento di revoca dall’incarico di commissario straordinario disposto dal presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, a seguito della vicenda della soppressione del punto nascita di Barcellona Pozzo di Gotto, nel messinese. Per Magistri la decisione del Tar riconosce “il carattere illegittimo e vessatorio” del provvedimento adottato ai suoi danni, senza che “mi fosse in alcun modo concesso il diritto di difesa a fronte delle pesanti ed infondate accuse anche di carattere personale rivoltemi dal presidente Crocetta e dall’assessore Borsellino (con delega alla Salute, ndr)”.
Inoltre, secondo il commissario reintegrato le decisioni assunte dall’assessore alla Salute della Regione siciliana, Lucia Borsellino, “non hanno fatto altro che creare in questi mesi una situazione diffusa di caos istituzionale nella governance dell’Asp Messina con conseguenti disservizi per l’utenza”. “E’ chiaro che a questo punto – conclude Magistri – la battaglia di legalità avviata a tutela della mia immagine e della mia professionalità proseguirà fin quando non verrà definitivamente accertata nelle opportune sedi giurisdizionali l’altrettanto palese illegittimità della procedura di selezione dei manager avviata mesi or sono da questo governo regionale, ed a seguito della quale, pur avendone pieno titolo in quanto in possesso senza timore di smentita di uno dei migliori curriculum tra i manager sanitari esaminati, sono stato senza alcuna plausibile motivazione escluso dall’elenco degli idonei”.