Sul piede di guerra le donne dello spettacolo. Hanno pubblicato una sorta di manifesto, una protesta che parte dal caso “Weinstein” e, dunque, dal tema delle molestie ma contesta, poi, l’intero sistema di potere del mondo dello spettacolo.
Le principali attrici regista e produttrice del cinema e della TV rivendicano un trattamento economico pari a quello dei colleghi maschi e una mappatura nuova degli spazi di lavoro che rifletta un equilibrio più moderno del rapporto fra donne e uomini .
Il loro testo di rivendicazione, pubblicato oggi sulla prima pagina di tutti i principali quotidiani, si chiama di senso comune e si propone di gettare le basi di una riscrittura anche concettuale della loro figura.
Dunque una revisione da cima a fondo anche di ruoli e compensi che rifletta un nuovo equilibrio fra i generi. In calce le 124 firme di tutte le principali protagoniste di film e tv e teatro che intendono, da una parte, mettere il punto su una figura femminile che non sia solo di contorno nel racconto del cinema italiano attuale e dall’altra metà definitivamente sullo stesso piano uomini e donne del mondo lo spettacolo.